CANTU’ – Continuano le attivita’ dell’Arma finalizzate alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio di ieri, lunedì, i carabinieri della compagnia di Cantu’ hanno arrestato in due distinte operazioni, condotte rispettivamente dalla tenenza di Mariano Comense e dall’aliquota radiomobile, due spacciatori di varie tipologie di sostanze.
A Carugo, verso le 16, i militari hanno fermato un italiano classe 1991 residente a Mariano, gia’ noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi delinquenziali, temporaneamente alloggiato presso una struttura alberghiera.
Gli uomini dell’arma erano sulle sue tracce da giorni, da quando era stato segnalato lo spaccio nei pressi della chiesa. Ieri l’appostamento è durato ore nell’attesa che il giovane uscisse dalla sua stanza ove si sospettava detenesse sostanze illecite. Bloccato, e’ stato sottoposto a perquisizione personale e locale nel corso delle quali veniva sorpreso in possesso di 10 dosi di cocaina, 16 di eroina, 2 di hashish, 3 di marijuana nonche’ 2 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 2.500 euro in contanti ritenuti preovento dello smercio e pertanto anch’essi sottoposti a sequestro penale.
Piu’ tardi, verso le 18, i carabinieri di Cantu’ hanno ricevuto la segnalazione della presenza di uno spacciatore in via Cesare Cattaneo, tra le frazioni di Vighizzolo e Cascina Amata. Grazie alla descrizione e alla collaborazione del cittadino, i militari hanno effettuato una mirata attivita’ di osservazione per poter documentare l’illecita vendita. Alla fine il marocchino classe 1992, residente a Meda, è stato visto chinarsi nell’area verde che costeggia la strada, e prelevare qualcosa da terra. Bloccato dai Carabinieri è stato trovato in possesso di una dose di cocaina e 40 euro in contanti. Ispezionando poi il luogo ove era stato visto avvicinarsi con fare sospetto, e’ stata ritrovata una bottiglietta di plastica all’interno della quale erano nascosti altri 54 involucri gialli di plastica contenenti complesivamente 27 grammi di cocaina.
Lo stratagemma attuato dal marocchino era quello di non avere mai addosso piu di una dose (quella da cedere agli acquirenti che via via si sarebbero avvicinati), in modo tale da non rischiare altro che un verbale amministrativo per il modico quantitativo per uso personale.
Anche lui, arrestato, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia di Cantu’ in attesa del giudizio direttissimo odierno presso il tribunale di Como.