CANTU’ – I Carabinieri del comando provinciale di Como con i colleghi del nucleo CC Ispettorato del lavoro e del nucleo Antisofisticazione e Sanità di Milano, la scorsa notte hanno effettuato un servizio di controllo straordinario nel centro di Cantù.
In particolare, sono state effettuate delle verifiche amministrative in alcuni locali della movida canturina e sono state controllate le condotte di vari utenti della strada, molti dei quali sorpresi pericolosamente alla guida in stato di ebbrezza.
L’ispezione sanitaria a due esercizi pubblici, una tavola calda e un venditore di panini, effettuata dal N.a.s., ha permesso di rilevare carenze igieniche e strutturali per le quali è stata informata l’Ats per eventuali provvedimenti interdittivi. Sono state inoltre comminate sanzioni per complessivi 13.000 euro.
Altro aspetto approfondito dagli uomini dell’arma è stato il fenomeno del lavoro sommerso. Il Nil di Como e il personale dell’ispettorato del lavoro hanno rilevato che in due esercizi pubblici di Piazza Baribaldi, oltre a vari illeciti in materia di sicurezza sul lavoro, vi era la presenza di quattro lavoratori “in nero”, motivo per il quale i titolari dei locali sono stati denunciati all’autorita’ giudiziaria di Como.
Le pattuglie hanno invece controllato la circolazione stradale nelle vie del centro, all’uscita dei parcheggi maggiormente frequentati di Piazza Marconi, via Murazzo e piazzale C.a.i, sorprendendo alla guida vari conducenti in stato di ebbrezza, cinque dei quali ben oltre la soglia dello 0,5 g/l.
Non solo movida. Le autovetture hanno anche effettuato un attento servizio di perlustrazione sulle direttrici principali di accesso al paese finalizzato alla prevenzione dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In tale contesto, i militari della tenenza di Mariano Comense, hanno tratto in arresto un marocchino, classe 1996, residente a Meda, già noto ai carabinieri per precedenti di spaccio. Gli uomini dell’arma hanno deferito il ragazzo all’Autorità Giudiziaria di Como che, concordando con gli esiti investigativi ha emesso nei suoi confronti una misura cautelare in carcere.