CANTU’ – Giovedì sera i carabinieri del nucleo radiomobile di Cantu’ hanno tratto in arresto un pakistano, trentanovenne, residente a Vertemate con Minoprio, con gravi e molteplici accuse.
Tutto ha inizio nel pomeriggio, una donna, anch’essa originaria del pakistan, accompagnata da una volontaria civica del Comune, era andata a fare la spesa e, nel rientrare a casa da sola, aveva trovato l’ex marito, intrufolatosi all’interno approfittando della porta lasciata temporaneamente socchiusa. I due sono attualmente in fase di separazione e non vivono piu’ insieme. l’uomo, in evidente stato di agitazione dovuto all’assunzione di droghe, riferiscono i carabinieri, dopo un acceso diverbio ha tentato di avere un rapporto sessuale con l’ex consorte, benche’ non consenziente.
Nel frattempo, la volontaria civica che aveva accompagnato fino all’ingresso dello stabile la straniera, notando la macchina dell’ex marito stranamente parcheggiata nelle vicinanze, ha intuito che qualcosa non quadrava e ha contattato l’assistente sociale che si è recato sul posto insieme ad un agente della polizia locale a casa della donna.
Suonato il campanello, la donna ha aperto la porta in forte stato d’agitazione, pertanto l’agente, ispezionando gli ambienti dell’appartamento, ha trovato l’uomo nascosto sotto al letto, lo ha invitato ad alzarsi e gli chiedeva il motivo della sua presenza. Da subito il pakistano avrebbe risposto con tono aggressivo e minaccioso, tentando anche di aggredire l’agente. Inoltre, impugnando un coltello da cucina, inscenava un atto dimostrativo chiedendo alla moglie di ferirlo, nel tentativo di convincerla a tornare insieme.
Una situazione ad alta tensione, per questo sono stati contatti anche i carabinieri del nucleo radiomobile di Cantu’ che in breve sono sopraggiunti. L’uomo è stato convinto a posare il coltello e una volta disarmato, è stato perquisito dai militari ai quali ha opposto resistenza.
L’uomo è stato arrestato e tradotto in carcere a Como con le gravi accuse di tentata violenza sessuale, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata e violazione di domicilio.