LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
Il benvenuto a Don Davide Milani, nuovo prevosto di Lecco, non è un passaggio obbligato, né tanto meno il formale saluto della Città che pure è un dovere civile e laico. E ancor più istituzionale.
Don Davide è nato e vissuto a due passi da Lecco, a Valgreghentino, e perciò il suo legame con Lecco ed il suo territorio ha anche radici profonde e consolidate. Un motivo in più per accelerare il processo di conoscenza in una città come Lecco che ha avuto la fortuna di vedere all’opera sacerdoti di sicura statura religiosa e morale.
Ciascuno con il proprio stile e anche con i propri umani limiti, ha caratterizzato la sua presenza pastorale in una società sempre più secolarizzata e nella quale la testimonianza cristiana è una sfida sempre più ardua. Eppure tra un’istituzione come il Comune e la Chiesa sono molteplici le ragioni di incontro e collaborazione. Valga per tutti il tema dell’accoglienza, della solidarietà e dell’educare, argomenti forti e presenti in ogni agenda di chi tiene alla propria comunità. I ruoli sono ben distinti e a Lecco in genere si è sempre evitato il clima di tensione manifestatosi altrove e questo obiettivo è stato raggiunto proprio in vista del rispetto dei ruoli. Non siamo in competizione ma sappiamo che la Città può crescere se ciascuna parte assolve al proprio compito senza invasione di campo.
A Don Davide Milani esprimiamo tutto il nostro senso di amicizia e se vorrà potrà contare su di noi specie nelle prime fasi del suo magistero. Storicamente la figura del Prevosto in una città ricca di Parrocchie, di realtà diverse, di rioni e periferie caratterizzate sia in senso politico che in senso religioso va oltre un’azione ecclesiale per assumere un ruolo di collante e di aggregazione che è essenziale per una città da sempre in prima fila per difendere il patrimonio dei diritti e dei doveri propri di una realtà profondamente democratica ed attenta ai valori fondamentali di un umanesimo senza aggettivi.
Virginio Brivio
Sindaco di Lecco