LECCO – Mediazione familiare, quali sinergie e buone prassi? Questo in sintesi l’argomento dell’incontro “Il Caleidoscopio della mediazione”, organizzato dall’Associazione Epeira in programma per il prossimo 25 ottobre presso la Casa sul Pozzo, a Chiuso.
Un convegno che vedrà riuniti i professionisti legati a mondo della mediazione e separazione familiare (assistenti sociali, avvocati, educatori, giudici, mediatori familiari, pedagogisti, psicologi e psicoterapeuti) per un importante momento di formazione e sensibilizzazione sul tema della mediazione.
“Da alcuni anni l’associazione Epeira_Incontrare il conflitto, costituita nel 2006, ha sottoscritto una convenzione con il Comune di Lecco, istituendo uno sportello informativo gratuito dove gli utenti possono recarsi per conoscere la nostra attività e il mondo della mediazione – ha spiegato il dottor Luigi Maniglia di Epeira – questo convengo si inserisce nel percorso di sensibilizzazione verso questa tematica, sempre più attuale”.
“La mediazione familiare implica una gestione dei conflitti attraverso la pedagogia della non violenza, dell’educazione al dialogo e al confronto all’interno della società civile, utilizzando un diverso ed innovativo strumento di gestione della conflittualità – ha continuato il dottor Maniglia – non si tratta di un percorso terapeutico o giuridico. Le parti coinvolte hanno accesso alla conoscenza, alla comprensione e all’accettazione della diversità dell’altro e alla costruzione di nuove modalità relazionali condivise. Crediamo sia molto importante che questo venga capito: spesso all’insorgere di problemi, soprattutto familiari, si pensa subito di andare da un avvocato”.
Se la mediazione civile negli anni si è sviluppata, la mediazione familiare deve ancora “prendere piede”, e proprio in questo solco si inserisce “Il caleidoscopio della mediazione”. “L’iniziativa vedrà riuniti una serie di professionisti, dai giudici, agli avvocati, ai mediatori familiari, agli assistenti sociali, agli psicologi e psicoterapeuti, che con i loro contributi andranno a delineare i confini tra i vari ambiti e la modalità di unire le competenze per meglio riuscire in questo delicato lavoro di mediazione” ha spiegato Maniglia “se da un lato vengono stabiliti dei confini, perché è evidente che un avvocato non potrà mai fare lo psicologo, dall’altro la domanda a cui vogliamo rispondere è ‘Come collaborare?’. Siamo molto soddisfatti a questo proposito della presenza del Tribunale di Lecco che ha accettato di essere partner dell’evento”.
“Il convengo del 25 ottobre – ha aggiunto Micol Gillini, pedagogista e mediatrice familiare del Centro di Terapia e Mediazione di Via Magnodeno a Lecco – ha la finalità di promuovere la cultura della mediazione in senso lato, coinvolgendo tutti i professionisti della città che possono dare il loro contributo. Questa è una prassi che vogliamo consolidare per permettere ai mediatori lecchesi di fare rete. Si tratta – ha sottolineato – del primo step di altri eventi che vorremmo organizzare in questo percorso di sensibilizzazione verso una gestione della conflittualità più costruttiva”.
L’incontro prenderà il via alle ore 14 e terminerà alle 19. La partecipazione è gratuita previa iscrizione (posti limitati). Per informazioni e iscrizioni www.epeira.eu o info@epeira.eu. Iscrizione per avvocati sul sito Sfera.
L’evento è realizzato grazie al contributo dell’ordine degli avvocati di Lecco, della società Posta Power Lecco, della ditta Manzi Pasticceria Bio e della Comunità di via Gaggio/Casa sul Pozzo.
QUI la locandina dell’evento con tutto il programma