Gecotec punta sulla settimana corta per restituire tempo alle persone
Una cultura aziendale fondata su fiducia, rispetto e benessere
LECCO – In un’epoca in cui il dibattito sul lavoro si concentra spesso su numeri, performance e produttività, c’è chi prova a spostare lo sguardo verso il benessere dei propri collaboratori.
Gecotec, azienda del territorio attiva dal 2011 nel campo della progettazione di carpenteria metallica, ha scelto di introdurre, a partire da giugno 2025, la settimana lavorativa corta: venerdì pomeriggio libero per tutti i dipendenti, a parità di salario. Questa novità non nasce da un’adesione alle mode del momento, né da una logica puramente strategica.
“Crediamo che il miglioramento del lavoro non si misuri solo in termini di produttività o crescita economica – spiega Flavio Bassani, CEO di Gecotec -. Migliorare significa anche ripensare il rapporto tra lavoro e vita, e il tipo di relazione che un’azienda costruisce con chi, ogni giorno, ne rende possibile l’esistenza”.

L’introduzione della settimana corta nasce, quindi, da un lungo percorso, fatto di ascolto, sperimentazioni e domande condivise. Una fra tutte: come può un’azienda sostenere davvero la realizzazione delle persone?
La convinzione che guida questa scelta è che, soprattutto dopo l’esperienza del Covid, il lavoro non possa più essere considerato come il centro dell’esistenza, ma come una parte – importante, certo – di un insieme più ampio e complesso. Soprattutto per le nuove generazioni, la realizzazione personale si gioca sempre più spesso al di fuori degli orari d’ufficio, tra passioni, relazioni e tempo libero. Ignorare questo cambiamento significa rischiare di perdere contatto con ciò che davvero motiva le persone a scegliere un luogo di lavoro, o a restarci. Da qui l’idea che un’impresa, se vuole essere contemporanea e lungimirante, debba saper sostenere la vita di chi ci lavora.
È una visione che richiama, in filigrana, l’eredità di una grande cultura industriale italiana: quella di Adriano Olivetti, da sempre grande fonte d’ispirazione per Flavio Bassani. Una visione in cui l’impresa non è solo luogo di produzione, ma anche strumento di promozione umana e sociale. Come Adriano, che vedeva nella fabbrica un laboratorio di comunità, Gecotec crede che la crescita passi anche – e soprattutto – dalla qualità delle relazioni, dal rispetto dei tempi della vita, dall’equilibrio tra efficienza e benessere.
Come si traduce tutto questo? Attraverso l’attuazione di azioni concrete, che danno forma a una visione aziendale coltivata nel tempo. Tutto è cominciato con l’introduzione di un orario flessibile, che permette ingressi e uscite modulabili in base alle esigenze individuali. È proseguito con l’inaugurazione della nuova sede: spazi ampi, luminosi, immersi nel verde e affacciati sul lago, pensati per favorire non solo la concentrazione, ma anche l’incontro, il dialogo, la possibilità di fermarsi e prendersi una pausa. Un ambiente in cui potersi sentire a proprio agio, liberi, rispettati.
Dentro questo percorso si inserisce con naturalezza la settimana corta. L’obiettivo non è quello di comprimere in 36 ore il lavoro che prima si svolgeva in 40, ma di iniziare a ragionare in termini di valore generato e obiettivi raggiunti, non di tempo trascorso alla scrivania. Significa puntare sulla qualità dell’organizzazione, sulla riduzione degli errori, sull’efficienza reale. Anche l’adozione di strumenti avanzati, come l’intelligenza artificiale, va in questa direzione: alleggerire, semplificare, liberare tempo per ciò che conta davvero.
“Lo scopo di questa mezza giornata libera è lasciare alle persone il tempo di sviluppare i propri interessi – spiega Flavio Bassani – di potersi dedicare a ciò che desiderano fare per sentirsi realizzate. Noi speriamo sempre che una parte di questa realizzazione personale passi anche da quello che fanno qui, e che il lavoro non sia solo un mero strumento di scambio economico. Ma siamo anche consapevoli che, per molte persone, può essere così. Non sta a noi giudicare se qualcuno vede il lavoro come un mezzo o come parte del proprio percorso di realizzazione”.
È anche un gesto di riconoscimento, un segnale di gratitudine verso chi, ogni giorno, mette competenza, dedizione e responsabilità al servizio dell’azienda. Restituire un po’ di tempo significa riconoscere e valorizzare le persone nella loro interezza, non solo per ciò che fanno, ma per ciò che sono – dentro e fuori dall’ufficio. Se poi questa scelta renderà Gecotec più attrattiva per chi si affaccia al mondo del lavoro, tanto meglio. Ma non è questo lo scopo principale. Il vero obiettivo è prendersi cura di chi già c’è, e farlo con coerenza.
In fondo, per Gecotec non si tratta di una rivoluzione. È piuttosto “un atto di fedeltà a quello che è sempre stato il tema centrale delle nostre attività. Ovvero, non dimenticarsi mai di avere a che fare con esseri umani: persone, e non strumenti”.
Gecotec di Bassani Flavio
Via Bruno Buozzi 23, 23900 Lecco (LC)
info@gecotec.it
www.gecotec.it

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