Lecco può vantare di essere al secondo posto nella classifica dei ricicloni composta dai capoluoghi lombardi con una raccolta pari al 54.4%. A fare meglio è solo Sondrio con il 57,9%. Una posizione che però non deve ingannare visto che il risultato è discreto ma non sufficiente visto che il limite minimo per le municipalità sopra i 10mila abitanti è del 60%, mentre per i centri con meno di 10mila abitanti il limite da superare è del 65%. Il Comune più virtuoso nel Lecchese è Pescate; il paese con una popolazione di circa 2200 abitanti ha infatti un indice di raccolta differenziata pari al 70,6%, dato che lo fa svettare in testa nel territorio provinciale. Gli altri Comuni con una miglior raccolta differenziata in provincia sono in ordine Lierna, Robbiate, Verderio Inferiore, Airuno, Monticello Brianza, Montevecchia, Dolzago, Olginate ed Ello. Tutti questi paesi hanno un tasso che va tra il 70,6% di Pescate al 65,8% di Ello. Sempre in provincia si segnala anche Casatenovo, cittadina di 12600 abitanti che tra i Comuni lombardi con più di 10mila anime si trova alla 45^ posizione, prima delle lecchesi.
Sono 25 i Comuni ricicloni nella provincia lecchese, ovvero il 27,8%, dato confortante se si pensa ai centri abitati delle province di Pavia e Como, rispettivamente 1,1% e 3,7%, ma ancora lontano da realtà come Cremona e Milano dove nel primo caso poco più della metà sono i Comuni virtuosi (54,4%), mentre nel secondo il 41%. In ogni caso il Lecchese si conferma una provincia virtuosa che fa da locomotiva nel sistema lombardo con il 59,3% di raccolta differenziata, superata solamente da Cremona e Varese.
“Ringrazio i cittadini per tutto quello che hanno fatto finora, ma adesso non dobbiamo fermarci qui”. L’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco Vittorio Campione sprona la città a migliorare la raccolta differenziata per superare il limite del 60%. “I lecchesi si sono dimostrati virtuosi – continua l’assessore –. L’anno scorso addirittura è stato vinto un premio per la raccolta del vetro. La cosa certa però è che si può fare qualcosa di più, soprattutto con il sacco viola: stracci e vestiti usati per esempio non andrebbero gettati lì, ma alcuni in città lo fanno. Questa in realtà è una perdita economica per il Comune e per tutti i cittadini”. In ogni caso, nonostante secondo Legambiente il capoluogo non raggiunga i limiti imposti per poco più di cinque punti percentuali, Campione non boccia la situazione: “Il risultato è buono, ma si può fare di più, quindi chiedo un ulteriore sforzo. Ricordo che c’è uno ecosportello in via Roma dove tutti i lecchesi possono porre dubbi o problemi inerenti alla raccolta dei rifiuti e si può ricevere gratuitamente una fornitura di sacchi viola. Inoltre abbiamo tempo addietro abbiamo anche realizzato dei volantini insieme a Silea per l’utilizzo dei diversi sacchi”.