BARZAGO – Per molti la Fantic Motor di Barzago è un vero symbol ci si accorge ogni giorno quanti sono i veri appassionati di questo marchio nato nel 1968 a Barzago e chiuso nel 1997.
Oggi dire Fantic Motor è un pò come fare un salto indietro nel tempo e c’è ancora chi crede in questo glorioso marchio motociclistico.
Uno di questi è lecchese e fa parte del mondo del motociclismo: Massimo Petrella che qualche gara di campionato regionale e italiano l’ha fatta in sella alle moto della casa motociclistica di via Parini.
Così Max Petrella si è regalato un piccolo ma interessante “museo” personale sotto il segno bianco rosso blu, i colori Fantic. Nel corso degli anni, Petrella ha recuperato restaurato una bella serie di moto che oggi può mostrare con orgoglio.
“Della Fantic Motor di Barzago ho dei bellissimi ricordi- spiega – e i suoi modelli hanno segnato un passo importante nelle gare di trial. A quel marchio ci sono rimasto affezionato anche perchè ha segnato il passo della mia gioventù. Così mi sono messo d’impegno per trovare modelli da restaurare e da lasciare li in bella mostra. Presto ci sarà un raduno internazionale a Barzago 1-2-3- maggio dove arriveranno davvero molti, anzi moltissimi fantichisti e anch’io ci sarò e porterò una delle mie moto”.
Ora Massimo Petrella, tra impegni di lavoro e le gare del figlio Luca (che nel 2015 correrà nel campionato del mondo dei giovani con la Gas Gas), non ha molto tempo da dedicare al restauro delle sue Fantic ma non è escluso che questo “museo” bello ed interessante potrebbe arricchirsi presto di altri cimeli sempre legati al mondo della Fantic quella di Barzago ovviamente.