MANDELLO – Una piacevole lezione di storia locale per ricostruire un’antica vertenza, protrattasi per 250 anni, tra Mandello e Varenna per il possesso del territorio di Lierna. Un attento quanto meticoloso lavoro di ricerca condotto da Rina Compagnoni ed Elisabetta Lafranconi e sfociato in un quaderno (il sesto dato alle stampe dal 2008 ad oggi dall’Archivio comunale della memoria locale di Mandello) realizzato dall’ingegner Felice Zucchi.
Venerdì 7 marzo la sala civica di Mandello ha ospitato la presentazione della nuova iniziativa voluta dall’associazione di volontariato attiva dal 2006 (a presiederla è Simonetta Carizzoni) con il dichiarato obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio mandellese attraverso l’organizzazione di eventi, la predisposizione di itinerari didattici, turistici e culturali e la stampa di pubblicazioni che racchiudano la memoria storica del paese, da trasmettere in particolare alle nuove generazioni.
“In questo periodo – ha premesso Simonetta Carizzoni introducendo l’incontro – stiamo andando nelle scuole con una nuova iniziativa che riguarda le ricette dei dolci della tradizione mandellese e abbiamo ultimato il censimento delle opere d’arte custodite nei nostri cimiteri, che ha portato alla stesura di un’ottantina di schede analitiche e che sarà oggetto di un prossimo quaderno”.
E’ toccato poi a Rina Compagnoni, presente unitamente a Elisabetta Lafranconi, entrare nel merito del lavoro svolto per ricostruire le vicende alle quali è dedicato il nuovo quaderno dell’Archivio della memoria, che passa in rassegna secoli di storia. “Inizialmente si era pensato alla solita lite tra Comuni limitrofi per divergenze sui confini – ha detto – ma via via che la raccolta di atti si arricchiva diventava sempre più evidente che la contesa aveva radici profonde e che a esserne coinvolte erano state più generazioni”.
“Dai documenti consultati – ha aggiunto – è emerso che Lierna andò incontro a vari passaggi di proprietà, fin tanto che i rappresentanti di questo comune riscattarono il loro territorio, per rivenderne successivamente una parte consistente ai varennesi esuli dall’Isola Comacina, molti dei quali avevano scelto come loro residenza il Castello di Lierna”.
Rina Compagnoni ha quindi ricordato il legame esistente tra gli abitanti delle due località, che aveva portato nel 1202 i liernesi ad assoggettarsi a Varenna, scelta confermata nel 1375. “Dai documenti in nostro possesso – ha affermato sempre la ricercatrice mandellese – abbiamo appreso che prima del 1375 vi erano state continue liti tra Mandello e Varenna per la giurisdizione penale, civile e amministrativa sul territorio di Lierna. Un altro colpo grosso è stata per noi anche la scoperta di un atto del 1624 di ben 200 facciate a cui erano allegati i precedenti della contesa”.
“In tutto questo lavoro – ha concluso Rina Compagnoni – nostro prezioso faro di riferimento è stato Felice Zucchi, esperto lettore e traduttore di documenti antichi. A lui si deve infatti l’approfondimento degli studi e delle ricerche effettuate. Di questo lo ringraziamo, oltre che per aver dedicato tempo e pazienza alla trascrizione dei documenti, nonché ai collegamenti storici”.
L’autore del sesto quaderno dell’Archivio comunale della memoria locale ha quindi passato in rassegna interessanti pagine di storia locale a partire dal periodo delle dominazioni dei longobardi, “attorno ai quali – ha premesso – ruotano le storie dell’Isola Comacina, di Varenna ma anche di Mandello, che era un borgo di soldati”.
“Laddove c’era una chiesa dedicata a San Giorgio – ha spiegato Felice Zucchi – quello era un luogo longobardo, popolo che aveva portato con sé anche il culto di San Zeno oltre a quello per Santa Eufemia”. “A Mandello – ha aggiunto – c’erano varie località che portavano e portano tuttora termini longobardi. Pensiamo ad esempio a Cologna, a Baraggia, alla Gardata, al prato di Pertica e alla Sirta”.
Non sono mancati, nella coinvolgente relazione di Zucchi, ripetuti riferimenti alla regina Teodolinda, alla quale si lega certamente anche la storia di Varenna, pur essendo difficile se non impossibile ipotizzare che la stessa abbia soggiornato al castello di Vezio.
L’autore della pubblicazione “1379-1624 – Lite Mandello-Varenna per Lierna” ha altresì ricordato che in quegli anni “Mandello aveva un’organizzazione politica particolarmente efficiente e si muoveva assai bene pure su Milano, conservando tra l’altro anche importanti aspetti amministrativi”. “Particolare non irrilevante – ha concluso Felice Zucchi – pagava meno tasse rispetto ad esempio a Varenna”.
In conclusione di serata l’assessore alla Cultura, Maurizio Bertoli, ha sottolineato la valenza del lavoro svolto dai volontari dell’Archivio della memoria locale. La presidente Simonetta Carizzoni ha invece annunciato la prevista realizzazione di una ruota idraulica del diametro di due metri e mezzo (il mandellese Antonio Agliati ha già realizzato i disegni), da collocare nella ex area Monti. “Vogliamo lanciare per questo nostro progetto una raccolta fondi – ha specificato – così che la diffusione e la concretizzazione di questa idea, destinata a rappresentare un’altra occasione di turismo sostenibile, passino proprio attraverso i cittadini”.
In proposito è già stato comunicato che i versamenti si ricevono presso la sede dell’Archivio in via Manzoni 44/3, oppure sul conto corrente 700212 della Banca di Credito Cooperativo della Valsassina.