MANDELLO – Oltre sei ore di consiglio comunale, ieri sera a Mandello, per discutere e approvare una serie di provvedimenti fondamentali per la gestione amministrativa e l’attuazione di progetti inclusi nel programma delle opere pubbliche relative all’anno in corso e ai successivi due anni di mandato.
Sei ore in cui non sono mancati spunti polemici e momenti di acceso dibattito, con le minoranze critiche in particolare su determinati progetti relativi ai lavori pubblici da realizzare da qui al 2017, sulle modifiche al regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef e sul bilancio di previsione dell’anno in corso, oltre che su talune scelte incluse nel piano per l’attuazione del diritto allo studio per l’anno scolastico 2015-2016.
Il preventivo del 2015, approvato con il voto favorevole del “Paese di tutti” e quello contrario di “Casa Comune” e di “Mandello al centro”, pareggia su una cifra complessiva di poco inferiore ai 23 milioni di euro.
Il dibattito che ha seguito l’esposizione dell’assessore al Bilancio, Silvia Benzoni, e preceduto la votazione ha dato modo in particolare a Francesco Silverij, esponente di “Mandello al centro”, di sollecitare un progetto complessivo in tema di turismo, “che non è soltanto manifestazioni e eventi – ha detto – ma è anche capacità ricettiva e gestione del tempo libero e, per quanto riguarda in particolare Mandello, una diversa gestione della zona a lago”.
“I giardini pubblici sono stati letteralmente sfasciati – ha affermato il consigliere di minoranza – e ci auguriamo che prima o poi non siano più un’alternativa al Lido comunale, per il quale sarebbe a sua volta indispensabile un progetto di riqualificazione”.
“C’è anche da chiedersi se sia legittima la gestione del bar in assenza di una gara pubblica – ha aggiunto Silverij – per non dire della sconsiderata iniziativa di avere realizzato le sale polifunzionali nell’area verde per eccellenza della stessa struttura”.
I contenuti del bilancio di previsione erano stati peraltro in buona parte anticipati in sede di discussione e approvazione del programma triennale dei lavori pubblici e del piano relativo alle opere da realizzare nell’anno in corso.
“Abbiamo guardato alle criticità e allo sviluppo – ha premesso Andrea Tagliaferri, assessore ai Lavori pubblici – mantenendo gli interventi destinati a dare continuità a una serie di progetti già avviati. Verrà dunque completato l’ampliamento del cimitero del capoluogo e si attuerà quello del camposanto di Somana. Sistemeremo via Segantini, allargandola in alcuni tratti, e interverremo su una serie di marciapiedi, in particolare in via Dante, via Cesare Battisti e lungo il viale della Costituzione, oltre che in via della Carletta”.
Nel programma triennale rientrano poi gli interventi previsti su via Alfieri, per il riassetto di piazza Sant’Antonio a Rongio, la ristrutturazione della caserma dei carabinieri, il collegamento tra via Giulio Cesare e via Lungolago, la creazione a Olcio di un passaggio pedonale lungo la Provinciale 72 dal parcheggio posto alla fine della frazione fino al molo e la riqualificazione degli spazi antistanti la chiesa del Sacro Cuore e dell’area sportiva di Pramagno, progetto quest’ultimo che prevede l’acquisto e la sistemazione dell’area Sapio, da anni in vendita, così da ampliare successivamente l’attuale centro sportivo polifunzionale.
In sede di dibattito Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”, si è detta oltremodo scettica sulla possibilità che le opere da finanziare attraverso l’alienazione di beni immobili comunali possano essere realizzate. Perplessità sono state avanzate dall’ex assessore anche sul progetto di riqualificazione dell’area Sapio e in relazione al ricorso ai mutui per il 2016 in considerazione dei ben noti vincoli posti dal patto di stabilità.
Luciano Benigni, a sua volta in Consiglio in rappresentanza di “Casa Comune”, ha sollecitato “una sistemazione decorosa e funzionale” per la sede del gruppo comunale di Protezione civile, mentre Silverij ha criticato il mancato inserimento nel programma triennale delle opere pubbliche del recupero delle ex scuole di via XXIV Maggio, struttura che ospita anche il “Punto gioco”. “Proprio quel servizio socio-educativo – ha osservato il consigliere di “Mandello al centro” – dovrebbe essere ospitato al piano terra dell’edificio per ragioni di sicurezza prima ancora che di decoro”.
“Per quello stabile è indispensabile pensare a un progetto concreto – ha risposto l’assessore Tagliaferri – anche perché l’edificio risale agli anni Trenta ed è tra l’altro soggetto a vincolo”. “Serve dunque un vero e proprio intervento di riqualificazione – ha aggiunto – e in ogni caso sul fabbricato non vi sono problemi strutturali”.
Illustrando successivamente il piano delle valorizzazioni e delle alienazioni dei beni immobili comunali lo stesso assessore Tagliaferri ha annunciato che per quanto riguarda la vendita della galleria del Moregallo da tempo dismessa e posta in vendita dal Comune di Mandello sul finire del 2013, con due aste pubbliche andate deserte, “vi è un interessamento degno di attenzione e finalizzato allo sviluppo turistico e ricettivo di quella zona”.ù
Su quest’ultimo provvedimento oltre al “Paese di tutti”, gruppo espressione della maggioranza, ha votato a favore anche “Mandello al centro”, mentre “Casa Comune” ha espresso voto contrario.
Come per il bilancio di previsione, invece, entrambi gli schieramenti di minoranza hanno votato contro il programma triennale 2015-2017 dei lavori pubblici.