MANDELLO – “Purtroppo siamo ancora una volta costretti a sprecare energie per rispondere a persone che non si sa perché, non si sa come mai, vedono cose che noi, da perfetti incompetenti, forse anche un poco limitati, non vediamo. Per esempio non ci ricordiamo una proposta, un gesto, una parola in campagna elettorale che potrebbe essere stata utile al paese fatta dalla lista di “Mandello al centro” (al centro di cosa?). Forse una cosa la ricordiamo: l’uomo scortato che ha invitato a Mandello”.
Non sono ancora finite, a Mandello, le schermaglie e le… punzecchiature elettorali. Ora è il Movimento 5 Stelle a replicare allo schieramento guidato da Maria Lidia Invernizzi e alle altre liste in corsa.
“Ci piacerebbe molto sapere quanto è costato alla comunità farlo arrivare – scrive in una sua nota il M5S e il riferimento è evidentemente alla “tappa” mandellese del 9 maggio del leader della Lega Nord, Matteo Salvini – per dire che il federalismo lo faranno quando andranno al governo. A noi, con poca memoria, sembrava ci fossero stati per parecchio tempo insieme a una forza politica che aveva come simbolo la bandiera italiana. Anche in quel caso noi, poveri, proprio non capivamo, o forse non c’era niente da capire. D’altronde in politica bisogna sapere stare “un po’ de scìa e un po’ de là” e in questo abbiamo molto da imparare”.
“Ma passiamo a cose interessanti per noi – continua la nota dei grillini” – Esponenti di primissimo piano di “Casa Comune” (anche qui non si capisce: vorrà dire andiamo ad abitare in municipio o costruiamo una comune?) dicono di aver visto un nostro sponsor pure ingombrante. Pure in questo caso, noi non ce la facciamo proprio a capire a cosa si riferiscano, perciò se ci potessero dare un’indicazione precisa ci farebbero un favore, anche perché uno sponsor ci farebbe anche comodo”.
“In caso contrario – concludono i 5 Stelle – ci sembrerebbe opportuno che dichiarassero di essersi sbagliati. Anche nel “Paese di tutti” (e meno male, ci mancherebbe fosse soltanto di alcuni) si prendono la briga di segnalarci (non solo a noi) in qualsiasi modo cose che non vediamo. Bene, signori, impareremo anche noi il gioco della politica”.