MANDELLO – E’ scontro aperto in questi giorni a Mandello tra la scuola paritaria Santa Giovanna Antida, gestita dalle suore, e l’amministrazione comunale: ad accendere i contrasti il mancato riconoscimento di una terza sezione della scuola dell’infanzia (e dei relativi contribuiti comunali) , con la conseguente uscita dell’istituto dalla convenzione con il Comune.
Lo hanno rivelato gli stessi referenti della scuola rivolgendosi alla stampa, provocando la reazione stizzita del sindaco Riccardo Fasoli: “I contributi alle scuole sono assegnati con una regola ben precisa, condivisa e utilizzata da molti anni. Il numero delle sezioni conteggiate per il contributo può non coincidere con l’organizzazione interna delle scuole, che è libera ed autonoma. Condividere la regola della assegnazione del contributo quando è a proprio vantaggio e screditarla quando non si è più avvantaggiati da essa da ancora la sensazione di un forte egoismo che spero rimanga fuori dalle classi delle scuole dell’infanzia del territorio”.
Il problema, fa presente il primo cittadino, è legato al calo delle nascite, un trend con il quale altri comuni, non solo Mandello, hanno dovuto fare i conti, ma, rassicura Fasoli, “non ci sono scuole a rischio chiusura. Sono molti di più i genitori che scelgono in autonomia una scuola di frazione di quelli a cui viene chiesto lo spostamento dei propri figli. Chiudere una scuola vorrebbe dire chiedere a molti più genitori di quelli interpellati oggi di rivedere le proprie scelte”.
“Ringrazio le altre scuole che, consce del problema comune derivante dalla diminuzione delle nascite, si rispettano e sostengono a vicenda, per garantire, insieme al comune, l’ottima offerta formativa che è la base per crescere al meglio i nostri piccoli concittadini – continua il sindaco in una nota, non risparmiando una stoccata all’istituto paritario – Ricordo anche che senza avvisare le altre scuole stata promossa ed attivata una sezione primavera. Lo scorso anno un altra scuola , molto più corretta, si era proposta per attivare tale servizio ma, tutte le altre, compresa S.G. Antida, avevano dato parere negativo all’apertura perché avrebbe destabilizzato l’intero sistema. Insomma, chi denuncia discrimine in realtà tiene un comportamento discriminatorio nei confronti di tutti gli altri”.
“Prima di addossare le colpe al Sindaco o agli uffici comunali – prosegue Fasoli – io rifletterei sul motivo per cui, per l’anno scolastico 2017/2018, 77 famiglie hanno scelto l’asilo di Molina e solo 55 quello di S.G. Antida, quando, quasi sempre, i numeri erano gli stessi o addirittura propendevano per la seconda. La scuola di S.G. Antida riuscì con fatica e tanto impegno a rientrare in questa convenzione ed ora, con una mossa scellerata che deriva da cattivi consigli, ha deciso di uscirne. Sono molto dispiaciuto per la loro e per le altre scuole, sperando di non rivivere le problematiche sorte con la creazione e la successiva chiusura della scuola secondaria di primo grado”.