MANDELLO – La vigilia di Pasqua la lista civica “Il paese di tutti” aveva scritto sulla propria pagina Facebook che il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani, “non perde occasione per riversare sul nostro gruppo ogni sorta di epiteto, cercando di inficiare le concrete osservazioni che i nostri consiglieri hanno cercato di proporre nel dibattito amministrativo degli ultimi cinque anni”.
“Ci dispiace – si leggeva nel testo a firma dei consiglieri comunali uscenti Daniele Micheli, Lino Gaddi e Sergio Gatti – che il sindaco oltraggi l’intelligenza nostra e dei cittadini, evitando sistematicamente di rispondere con argomentazioni plausibili alle nostre considerazioni. Nel particolare, sul progetto del centro polisportivo di Carbè ci siamo permessi di far notare che, oltre a presentare notevoli e obiettive difficoltà di attuazione pratica, lo stesso mostra una copertura finanziaria incerta, lacunosa e approssimativa. A noi è sembrata la classica boutade da campagna elettorale, peraltro fotocopia di quella presentata cinque anni orsono”.
Micheli, Gaddi e Gatti aggiungevano: “Visto che il sindaco non ha ritenuto opportuno spiegare, conti alla mano, dove prenderà i soldi per il centro di Carbè, lasciamo ai cittadini trarre le debite conclusioni”.
Un paio di giorni ed ecco la replica di “Casa Comune”. “Sono davvero sconcertanti – si legge in una nota del coordinamento politico dello schieramento espressione del sindaco Mariani, che come noto non si ripresenterà candidato alle elezioni del prossimo 31 maggio – le asserzioni dei consiglieri comunali de “Il paese di tutti” a proposito del centro sportivo previsto nell’area di Carbé. Intanto perché gli stessi consiglieri, quando era il momento di discuterne in occasione dell’approvazione del Pgt che lo prevedeva, se ne sono andati dall’aula consiliare, rinunciando a un serio dibattito nel luogo e nella sede opportuna, mentre ora ne fanno argomento di campagna elettorale cercando di screditare con qualche battuta di vittimismo una previsione seria e lungimirante dell’amministrazione in carica”.
“Arrogante – aggiungono – è a nostro avviso chi chiede al primo cittadino tuttora pienamente e legittimamente in carica di non replicare a critiche e accuse rivolte proprio a lui. Che concezione ha della democrazia il “Paese di tutti”? Secondariamente perché non giustificano in alcun modo questa loro ostilità alla previsione voluta dall’Amministrazione Mariani nell’unica area rimasta in paese che possa, per dimensioni e allocazione, rendere possibile la realizzazione di un centro sportivo. La fattibilità dell’opera pubblica, infatti, sta prima di ogni altra cosa nella salvaguardia dell’unico ambito che la possa accogliere”.
Quindi un’ulteriore considerazione: “Casa Comune ha a cuore lo sport e tutti i cittadini che lo praticano. Per questo ha localizzato l’opera dove davvero potrà essere realizzata. Non è una boutade elettorale, ma un impegno preciso con Mandello. Viene il dubbio che i tre firmatari della missiva, più che svolgere il ruolo di consiglieri, stiano facendo campagna elettorale”.
Poi la conclusione: “Ma allora, se è così, vengono altri dubbi: il rinnovamento tanto sbandierato dalla lista de “Il Paese di tutti” è capitanato dai soliti noti, come Sergio Gatti e Lino Gaddi? I lapsus freudiani contenuti nelle loro dichiarazioni fanno pensare proprio quello. E il livore che si legge nello loro dichiarazioni sembra confermare che tutto ci sia nel “Paese di tutti” tranne che rinnovamento. Forse anche loro danno lezioni di politica ai nuovi giovani aspiranti al ruolo di amministratori di Mandello”.