LECCO – Nella battaglia del Comune contro il dilagare del gioco d’azzardo in città la prima vittoria è tutta dell’Amministrazione Comunale.
Il TAR lombardo ha infatti bocciato il ricorso presentato da Andrea Branduardi, titolare del “Bar Baff” di via Belvedere e della sala da gioco, l’ordinanza del sindaco Brivio che da novembre ha vietato di tenere accese le slot machine dopo la mezzanotte e prima delle 10 della mattina in tutti i pubblici esercizi.
Una sentenza che dal Comune bollano come “storica” e “innovativa” quella emessa dal TAR che ha dato ragione all’operato dell’Amministrazione Comunale: in particolare, come sottolineano da Palazzo Bovara, la magistratura amministrativa ha dato peso all’ambito sanitario e non di ordine pubblico all’interno del quale si è inserito il provvedimento del sindaco, sulla base dello studio del fenomeno delle lupodatie stilato dall’Asl di Lecco lo scorso anno.
Una limitazione d’orario, quella istituita dal Comune, nata per tutelare i soggetti più vulnerabili, per la giovane età o perché bisognosi di cure di tipo sanitario o socio assistenziale. Per questo motivo il Tribunale Amministrativo ha ritenuto il provvedimento del Comune di Lecco “ragionevole e correttamente motivato”, affermandone la piena legittimità.
“Questa ordinanza del TAR Lombardia è molto importante perché legittima una possibilità di azione del sindaco in materia di contrasto al gioco d’azzardo, valutandone gli impatti negativi dal punto di vista socio-sanitario – afferma il primo cittadino di Lecco, Virginio Brivio – Poiché mancano leggi chiare a livello nazionale, sulle quali servirebbe un urgente impegno da parte del Parlamento, dopo questa sentenza viene offerto agli Enti locali un ambito d’azione per tutelare il benessere delle nostre comunità e arginare un fenomeno sempre più dannoso dal punto di vista sociale. Ringrazio in maniera non formale gli Assessori Ivano Donato e Armando Volontè che su questa battaglia si sono spesi molto dimostrando passione e competenza a beneficio di tutta la città, l’ASL di Lecco per il prezioso supporto e i dati sanitari forniti e l’Avvocatura comunale per il lavoro svolto con professionalità e competenza”.
A gioire è anche Appello per Lecco, movimento cittadino che da tempo si batte contro il crescere di numero delle sale slot in città e lo scorso aprile aveva organizzato una fiaccolata a Pescarenico dopo l’apertura dell’ennesimo locale da gioco.
“Quando si è dalla parte della ragione non bisogna mai avere paura di nulla e di nessuno – ha commentato il portavoce di Appello, Corrado Valsecchi – Forse siamo al giro di boa che ci consentirà finalmente di aver introdotto disincentivi al perpetuarsi di richieste di aperture di nuove sale gioco e mirare seriamente a decrementare le esistenti, diminuendo in futuro in maniera consistente anche le slot machine presenti nei locali lecchesi. La battaglia contro la ludopatia è dura da vincere, ma oggi leggiamo il provvedimento del Tar come un segnale incoraggiante per l’azione del Comune di Lecco”.