Arrestato dalla Guardia di Finanza di Bergamo un finto prete (video)

Tempo di lettura: 2 minuti

 

BERGAMO – I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del locale Tribunale, dr.ssa Federica Gaudino, nei confronti di un sedicente religioso, responsabile dei reati di circonvenzione di incapace e millantato credito.

 

“Don Leo Scanderberg”: erano queste le false generalità con le quali C.P.V., pugliese di 44 anni, si presentava alle ignare vittime, sovente afflitte da seri problemi di natura psicologica, inducendole a corrispondere somme di denaro per non meglio precisate opere caritatevoli, ovvero per “agevolarne” l’ingresso nel mondo del lavoro, in virtù delle millantate conoscenze con alti prelati del Vaticano o Funzionari dello Stato.

Le Fiamme Gialle orobiche, nell’ambito delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Bergamo, Dr. Gianluigi Dettori, hanno anche accertato svariati casi nei quali il falso sacerdote avrebbe officiato celebrazioni eucaristiche in abiti talari presso abitazioni private, nel corso delle quali avrebbe richiesto ed ottenuto somme di denaro sostenendo che sarebbero servite per aiutare persone in difficoltà economica, ovvero a progetti assistenziali in Paesi africani, ma di fatto utilizzate per soddisfare i propri
bisogni e vizi personali.

L’attività svolta ha consentito inoltre di segnalare all’Autorità Giudiziaria un Ispettore della Guardia di Finanza in servizio in Toscana (attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), che avrebbe effettuato accessi abusivi alle banche dati in uso al Corpo al fine di ottenere informazioni da comunicare a C.P.V., il quale le avrebbe strumentalmente utilizzate per concretizzare il proprio piano criminoso. C.P.V. è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo.

(Il materiale video e fotografico è stato fornito dalla Guardia di Finanza di Bergamo)