ROGENO – Perquisizioni anche nella Brianza lecchese nell’ambito dell’operazione antidroga portata avanti dalla Polizia di Stato di Monza che è culminata giovedì con otto arresti su un totale di 60 indagati, tra cui dieci minorenni.
La Squadra mobile di Lecco ha compiuto diverse perquisizioni in appartamenti situati a Rogeno e a Casatenovo anche se, in questi casi, non sarebbe stato ritrovato stupefacente.
La droga c’era invece nelle case degli indagati, tra Monza e Milano: marijuana, hashish, cocaina, ketamina, LSD, trovata anche una miniserra dotata di lampade e tubi di areazione per la coltivazione casalinga delle piantine di marijuana.
A fare scalpore è la modalità con la quale veniva spacciato lo stupefacente: pusher e clienti prendevano appuntamento e faceva richiesta della droga attraverso WhatsApp, sfruttando le emoticon, ovvero i simbolini messi a disposizione dalla chat, come un linguaggio in codice per non farsi scoprire dalla forze dell’ordine.
L’indagine è iniziata nel gennaio del 2014 a seguito del malore in discoteca di una 14enne che aveva assunto ketamina. Da quell’episodio gli inquirenti sono risaliti alla rete di spaccio che coinvolgeva anche una decina di minorenni monzesi.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































