DORIO / SUEGLIO – La nebbia avvolgeva il Legnoncino questa mattina, giovedì, mentre i genitori di Emery Keaton giungevano sul luogo della disgrazia, dove loro figlio ha perso la vita a soli 23 anni, precipitando dalla montagna (qui l’articolo).
Papà e mamma dello studente inglese avevano con sé un mazzo di fiori da depositare nel punto dove con tutta probabilità è avvenuto il drammatico accaduto. Ad accompagnarli c’era il responsabile del soccorso alpino Fabio Paruzzi, Monica Bettega e Sergio Corrarati del Fuori di Vela, l’associazione sportiva di Dorio dove il 23enne era aiuto istruttore; con loro anche un amico del ragazzo.
Emery Keaton era scomparso nella giornata di giovedì, dopo l’allarme lanciato da alcuni colleghi che non erano più riusciti a rintracciarlo. Quel giorno, il ragazzo era partito per una camminata sul Legnoncino, senza lasciare detto a nessuno dove si sarebbe diretto. Fondamentale è stata la segnalazione del sindaco di Introzzo, Luca Buzzella: destino ha voluto che il primo cittadino del comune della Valvarrone incrociasse il giovane quel giorno sulla montagna, si sarebbero anche salutati, uno scambio veloce ma cruciale per il ritrovamento del ragazzo. E’ stato l’ultima persona a vederlo vivo.
Buzzella ne ha riconosciuto la foto pubblicata sabato sul nostro quotidiano (vedi qui) e successivamente sulla stampa locale, ed ha avvisato i soccorsi che nel frattempo avevano iniziato le ricerche, per le quali sono stati impegnati una quarantina di tecnici della XIX Delegazione Lariana e il SAGF – Soccorso alpino Guardia di Finanza.
Il corpo del 23enne è stato individuato nella mattinata di domenica, dall’elicottero che si è levato in volo appena le condizioni meteo lo hanno consentito.