Al processo sulle presunte vessazioni alla Gilardoni Raggi X di Mandello
Il pubblico ministero ha chiesto oltre tre anni di condanna per Roberto Redaelli
MANDELLO – Tre anni e sei mesi di pena: è quanto chiesto dall’accusa nei confronti di Roberto Redaelli, ex capo del personale della Gilardoni Raggi X, sul caso delle presunte vessazioni nei confronti dei dipendenti dell’azienda di Mandello.
Secondo il pubblico ministero Pietro Bassi, l’allora responsabile del personale si sarebbe reso responsabile del reato di maltrattamenti e lesioni volontarie, in concorso con la presidentessa deposta Maria Cristina Gilardoni (non più processabile in quanto gravemente malata).
Nella sua requisitoria, il pm ha invece chiesto l’assoluzione per il socio di minoranza Ascanio Orsini e per il medico del lavoro dott.ssa Maria Papagianni, di fatto per insufficienza di prove (art. 530 c.2).
“La richiesta di condanna ci trova d’accordo – ha sottolineato l’avvocato Maria Grazia Corti, rappresentante legale insieme al collega Stefano Pelizzari dei sindacati costituiti parti civili nel processo – il dott. Bassi è stato efficace e puntuale nel suo intervento, specificando le motivazioni alla base di queste ipotesi di reato. Come parti civili non possiamo che convenire con la sua valutazione”.