PAGNONA – “Il sopralluogo di questa mattina ha purtroppo evidenziato una situazione decisamente più critica rispetto a quanto immaginavamo e ci auguravamo. Il fronte franoso è particolarmente ampio e complesso e la presenza di grossi massi, alcuni dei quali incastrati nel terreno, renderà difficile operare con mezzi meccanici. Sarà insomma indispensabile fare uso anche di esplosivo”.
Dopo la frana che nella giornata di mercoledì 9 luglio ha interessato la Sp 67 in località Alpe Gallino di Pagnona, con conseguente chiusura della strada appunto tra Pagnona e Avano di Tremenico, il presidente facente funzioni della Provincia di Lecco, Stefano Simonetti, è esplicito. “Siamo di fronte a un evento franoso di notevole portata – aggiunge – anche perché la carreggiata è stata lesionata piuttosto seriamente e il parapetto e i guard rail divelti”.
Questa mattina Simonetti è tornato in Valvarrone con i tecnici di Villa Locatelli per un nuovo sopralluogo e in particolare per capire quale potrebbe essere l’impegno di spesa da sostenere per la rimozione del materiale caduto, i disgaggi e la messa in sicurezza della strada, oltre appunto che per valutare i danni causati alla carreggiata.
Il responso, si è detto, è sconfortante, specie alla luce della difficoltà a reperire le risorse indispensabili per far fronte all’intervento.
“Abbiamo valutato che la spesa da sostenere supererà abbondantemente i 100.000 euro – spiega sempre il presidente facente funzioni – e un importo di questa entità non è obiettivamente sostenibile considerato lo stato delle finanze del nostro ente. Non so dire come e quando potremo mettere mano a questa nuova emergenza, ma è certo che intervenire è indispensabile. Ecco perché scriverò nelle prossime ore al sottosegretario regionale alle politiche per la montagna, Ugo Parolo. Spero che almeno la Regione Lombardia possa darci una mano, considerato il menefreghismo del Governo centrale e visto che non c’è ancora la volontà di sbloccare le risorse vincolate”.
E’ molto preoccupato, Simonetti. E non ne fa mistero. “L’ho spiegato anche ai sindaci del territorio che ho incontrato questa mattina – dice – e ai quali ho illustrato i nostri piani per l’immediato futuro, a partire dal progetto del peduncolo di Dervio, con l’impegno fortunatamente confermato dall’Anas a cofinanziare le somme mancanti. Ma la situazione generale è davvero critica e, tornando alla frana di Pagnona, è difficile che si possa intervenire in tempi rapidi”.
“Ci siamo presi una decina di giorni per decidere il da farsi – conclude il presidente f.f. – Noi, l’ho detto ieri subito dopo l’evento franoso e lo ribadisco oggi, siamo pronti a fare fino in fondo la nostra parte, ma la situazione è di consolidata asfissia finanziaria, con l’impossibilità a pianificare qualsiasi intervento”.
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9 giugno – Frana a Pagnona, bloccata la Strada Provinciale 67