BERGAMO – La Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito varie perquisizioni e tre misure di custodia cautelare, di cui una in carcere e due agli arresti domiciliari, nei confronti di soggetti accusati di estorsione ed usura.
Dalle indagini dei Finanzieri è emerso che B.N., 46 anni, di origine palermitana, residente in Carobbio degli Angeli (BG), già con precedenti per estorsione, associazione di stampo mafioso e traffico di stupefacenti, ha estorto ad una donna di Lallio (BG) denaro e beni (tra cui un Rolex d’oro) per un valore complessivo di circa 45.000 euro. In tale attività di riscossione, protrattasi per diversi mesi, l’estorsore è stato fiancheggiato da B.P., 53 anni, di origine bergamasca, residente a Cenate Sotto (BG) e da C.S., 37 anni, di origine messinese, residente in Calcinate (BG), che lo hanno assistito nei plurimi incontri avuti con la vittima.
Di fronte alle difficoltà della donna a rispettare le scadenze imposte, il principale indagato concedeva dilazioni di pagamento, aumentando nel contempo l’entità del capitale residuo e soffocando, quindi, la vittima in una spirale usuraria. Le pressioni dei malviventi si sono estese anche a persone care alla donna.
In particolare, poco prima di Natale, B.N. e C.S. hanno deciso di porre in atto ciò che fino a quel momento avevano più volte solo minacciato. Infatti, i due uomini hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale del compagno della donna, malmenandolo. L’applicazione delle misure cautelari per B.N. ed i suoi due fiancheggiatori sono state disposte dal GIP del Tribunale di Bergamo, dott.ssa Marina Cavalleri, su richiesta del P.M. inquirente, dr. Gianluigi Dettori.