Lunedì a Palazzo Pirelli si inaugura la mostra sulle opere del ‘pittore della montagna’
“Le montagne lombarde rivivono attraverso la sua arte”
MILANO – Tre opere dell’artista bergamasco Paolo Punzo (1906-1979) saranno esposte per una settimana, a partire da Lunedì 4 luglio, nello spazio al piano terra di Palazzo Pirelli. L’iniziativa, sostenuta dal Consiglio Regionale Lombardo, intende celebrare la Giornata della Montagna Lombarda, istituita da Regione Lombardia a partire dal 2020.
L’evento è stato organizzato grazie alla collaborazione dell’agenzia di comunicazione Welcome – con sede a Bergamo e Brescia – e ai collezionisti che hanno messo a disposizione le tre grandi opere esposte: Parete Nord del Bernina (1937, olio su tela, cm 100 x 200, collezione privata), Gruppo di Sciora e Nord del Cengalo e del Badile (olio su tavola, cm 62×69, collezione Banca Popolare di Sondrio) e Ortles (1962, olio su tela, cm 70×100, collezione Banca Popolare di Sondrio).
Alla cerimonia inaugurale saranno presenti il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi, ed il Consigliere Mauro Piazza. “L’evento vuol essere un omaggio alla bellezza delle montagne di Lombardia – spiega Giorgio Cortella, di Welcome – realizzato attraverso le opere di Paolo Punzo che fu definito proprio il “pittore della montagna” per la sua capacità di cogliere non solo la bellezza estetica ma il genius loci, la forza spirituale delle cime ritratte”.
La retrospettiva “Montagne di Lombardia” è un progetto espositivo che l’agenzia di comunicazione Welcome ha voluto realizzare in occasione dell’“Anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna” proclamato dall’ONU. Ideata come mostra itinerante, dopo il successo dell’esordio a Lecco nell’aprile scorso, farà tappa a Bergamo, a Sondrio e a Milano (inizio 2023 presso la sala espositiva al primo piano di Palazzo Pirelli).
“Questo progetto – continua Cortella – non solo permette di gettare nuova luce su Paolo Punzo, un artista straordinario ancora non così approfonditamente studiato e conosciuto dalla critica; ma soprattutto consente, attraverso le sue opere, di far vivere il mondo delle montagne lombarde, sia a chi vi abita che a chi vi giunge da turista, offrendone una visione inedita”.
Il progetto si completa di altri due aspetti: innanzitutto l’esposizione – in dialogo con le opere di Punzo – di una ricca collezione di bronzi “da camera” che spaziano dal 1500 al 1900, riproducenti la fauna che vive nell’arco alpino e molti degli animali che hanno rappresentato per secoli il primo sostentamento delle popolazioni qui insediate. In secondo luogo l’approfondimento, condiviso con Fondazione Lombardia per l’Ambiente, sul tema del “climate change” nell’ambiente alpino, mettendo a confronto i quadri dipinti da Punzo nella prima metà del secolo scorso con una serie di immagini fotografiche odierne che ritraggono gli stessi scorsi paesaggistici, da cui emergono in molti casi, purtroppo, gli effetti dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento della linea nevosa.