Mons. Cecchin racconta la città in “Lecco…mi stupisci!”

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Il moderatore della serata Luigi Gennazzi e Mons. Franco Cecchin

 

LECCO – È stato Mons. Franco Cecchin, dal 2007 prevosto di Lecco, il protagonista della serata di mercoledì nell’ambito del festival Leggermente. Il suo libro “Lecco…mi stupisci!”, scritto nell’arco di un anno tra l’agosto del 2013 e l’inizio del luglio 2014, è la summa delle esperienze vissute durante questo periodo del prete “nato in Veneto ma Milanese di adozione”, come ama definirsi lui stesso.

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La copertina del libro di Mons. Cecchin, “Lecco…mi stupisci!”

Lo stupore di cui parla il prevosto vuole essere tutto positivo: “Stupore è qualcosa di non scontato, la dimensione a cui mi riferisco è bella così com’è bello il rapporto che ho instaurato con la gente di questa città. Lecco mi ha sempre affascinato, amo definire i suoi cittadini come un tesoro da scoprire e portare alla luce – ha spiegato Mons. Cecchin – poiché il lecchese doc è per sua natura riservato ed operoso ma se trova l’habitat che lo favorisce e lo coinvolge diventa sorprendente. Nel libro ho cercato di mettere insieme i tasselli di un mosaico in cui come uomo, credente e prevosto mi sento coinvolto.”

Il pensiero generale che anima le pagine di “Lecco…mi stupisci!”, ha spiegato Cecchin, è la constatazione di come in città si tocchi una fede che cresce: “Si è diffusa la consapevolezza che la Chiesa non è maestra ma madre. A Messa la gente capisce che la parola del Signore ha a che fare strettamente con la quotidianità e che la proposta cristiana è quella più completa.”

Secondo Cecchin, anche il tema scelto per la sesta edizione di Leggermente, il viaggio, può (e dovrebbe) essere visto nella prospettiva della cristianità: “Il viaggio è la dimensione vera della vita. Ho 72 anni e non mi sento ancora arrivato, la vita dell’uomo è un progredire. Mi piace pensare che la vita non sia una candela che si accende e man mano si consuma, ma un andare verso la pienezza, che poi è quello che la visione cristiana vuole trasmetterci.”

Nel libro si susseguono le riflessioni del prevosto, maturate a seguiti di alcuni incontri coi cittadini durante i consueti giri per le vie della città, rigorosamente in bicicletta. Non mancano i momenti bui vissuti dalla città, il più recente ricordato proprio poche settimane fa, in occasione dell’anniversario del delitto di Chiuso: “Anche in quell’occasione – ha ricordato il prevosto – i lecchesi hanno dimostrato la loro grandezza: in quel terribile momento sono stati accoglienti, silenziosi e partecipativi. Tutti sono andati a ciò che contava, tralasciando sentimenti di vendetta e i giudizi che troppo facilmente vengono espressi in questi casi.”

“Mi stupisco di Lecco ma anche di me. Lecco è una città stupenda, non ti addormenta e io ogni giorno che mi è dato lo vivo nella consapevolezza di non essere ancora arrivato” ha quindi concluso Mons. Cecchin.

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Ancora numerosi gli appuntamenti di Leggermente: la giornata di oggi, giovedì, vedrà gli interventi di Davide Van Des Froos alle ore 11 presso l’aula magna del Politecnico, mentre alle 21 presso la sala conferenze di Palazzo Falck Salvo Sottile presenterà il suo romanzo “Cruel”.