Parco del Curone e Monte di Brianza da scoprire in tre itinerari

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Montevecchia parco del Curone

Alla scoperta del Parco del Curone e del Monte di Brianza lungo i sentieri

Percorsi che si snodano nel verde con panorami e scorci unici

 

BRIANZA – Scarponi a piedi e zaino in spalla alla scoperta del Parco di Montevecchia e del Curone e del Monte di Brianza con tre itinerari per scoprire le bellezze del territorio brianzolo. Attenzione a dove viene lasciata l’auto perché con il mese di aprile sono in vigore le ordinanze comunali (QUI UNA SINTESI) per disciplinare gli accessi nelle zone più sensibili di Montevecchia e del Parco del Curone, invitando gli escursionisti ad avvicinarsi a parco e sentieri il più possibile a piedi.

Montevecchia e la valle del Curone

Un giro nel cuore del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone partendo proprio dal luogo simbolo, Montevecchia. Prima di partire assicurarsi, sul sito della Pro Montevecchia, delle disposizioni in merito all’accesso all’Alta Collina per capire dove poter lasciare la macchina.

In alternativa, è possibile, come indicato anche sul sito del Parco del Curone, lasciare l’auto al parcheggio di Lomaniga a Missaglia e seguire le indicazioni per il sentiero numero 8 (Lomaniga – Beolco), imboccando così la strada che sale dolcemente fino ad arrivare a località Casarigo.

Da qui, fiancheggiando vigneti e campi terrazzati si arriva alla località Galeazzino per poi spuntare a Montevecchia alta con il suo impagabile panorama. Il percorso è lungo circa un’ora.

Il santuario di Montevecchia

Dopo la visita al santuario della Beata Vergine del Carmelo, si potrà scende lungo la strada provinciale sino al cimitero di Montevecchia per poi continuare la discesa imboccando, a sinistra del cimitero, il ripido sentiero che, passando dalla cascina Guaidana, porta a cascina Valfredda e poi a Fornace e a Bagaggera.

Parco del Curone, località Valfredda

Si può poi proseguire verso Ca’ Soldato, e da qui proseguire poi nel bosco per raggiungere Galbusera Nera e Bianca.

La chiesa di San Francesco a Galbusera Bianca

Seguendo le indicazioni del sentiero n° 11 si arriva ai tre Cipressi nell’area dei prati magri che possiedono elevato pregio naturalistico per la presenza di elementi floristici mediterranei quali delle rare specie di orchidee.

Da qui, poi, imboccando il sentiero n° 7 è possibile raggiungere la località Deserto immettendosi sulla strada panoramica che collega Lissolo a Montevecchia Alta, all’interno della splendida riserva naturale Valle Santa Croce e Alta Val Curone.

Percorrendo il sentiero si arriva fino alla Cappelletta di Crippa proseguendo sulla via dei roccoli fino ad arrivare a Monte di Missaglia. Si continua sul sentiero n° 9 lungo la Valle Santa Croce fino a imboccare il 6 seguendo il corso del torrente Molgora fino a località Albareda da dove sarà possibile scendere fino a tornare a Lomaniga.

Da Mondonico, borgo degli artisti al San Genesio passando per Campsirago

E’ un itinerario a portata di tutti per ammirare i boschi di castagni del Monte di Brianza. Si parte da Mondonico, frazione di Olgiate Molgora, nota anche come borgo degli artisti per aver accolto, in passato, pittori del calibro di Emilio Gola, Aldo Carpi ed Ennio Morlotti.

Mondonico (Olgiate Molgora)

Lasciare l’auto nel parcheggio di via Alla Scuole e poi incamminarsi lungo la salita che porta fino a Villa Maria e alla chiesina del bordo. Procedere fino al centro fino a trovare, sulla sinistra, il sentiero n° 1 che si inerpica per il borgo fino a Campsirago.

Mondonico area relax
L’area relax creata nella frazione di Mondonico

E’ possibile lasciare l’auto anche nel posteggio presente vicino all’area relax dei pittori situato sulla sinistra per chi sale a Mondonico arrivando dall’altra parte (Monticello e Santa Maria Hoè) e salire verso la frazione di Colle seguendo il percorso del torrente Molgora, proseguendo cioè lungo via Molgoretta, svoltando a sinistra in via Cascina Ca’ e girando poi a destra all’ex Mulino Tincati.

Campsirago

Tra pozze e castagni si arriva a Campsirago, borgo che venne abbandonato in passato salvo poi diventare oggetto di un progetto di riqualificazione negli anni ‘90. Un intervento importante che potrà essere ulteriormente impreziosito dal progetto di riqualificazione di Palazzo Gambassi, diventato sede di attività e iniziative teatrali con Campsirago residenza.

Tramonto all’eremo del San Genesio

Superato il piccolo centro è possibile proseguire nel bosco seguendo l’indicazione per San Genesio (Sentiero n. 1), arrivando fino all’eremo.

Il Sentierone, dalla pianura al lago

E’ sicuramente un percorso per i più allenati, ma nulla vieta di spezzarlo in diverse parti e provare a gustare l’avventura a piccoli sorsi. Stiamo parlando del sentierone, l’itinerario che collega l’estremità sud della provincia di Lecco con il capoluogo, scavalcando la collina di Montevecchia, risalendo le pendici del Monte di Brianza, percorrendo la lunga dorsale del San Genesio per scendere nella sella di Galbiate e facendo il periplo del Monte Barro arriva in centro a Lecco.

Una camminata di quasi 35 km, partendo dai 200 m di Lomagna per salire ai quasi 500 m di Montevecchia, poi ancora giù nella valletta di Rovagnate e poi ancora su ai 800 m del Monte Crocione, tutto lungo sentieri escursionistici, ben segnati e mantenuti, con costanti punti di connessione con la rete ferroviaria, per un veloce ed ecologico rientro a casa.

La partenza è fissata dalla stazione di Osnago, dove si imbocca il sentiero numero 1 per arrivare a Montevecchia e da qui raggiungere il centro visite di Ca’ Soldato, nel cuore della Valle del Curone. Da qui, immersi nel verde dei boschi, si arriva a Mondonico, dove si sale alla volta di Campirago e poi dell’eremo del San Genesio, arrivando al punto più alto del percorso. Da qui, entrando nel Parco del Monte Barro, si scende in direzione Lecco, passando per Galbiate.

 

Il Parco Regionale di Montevecchia ed il Parco Regionale del Monte Barro rendono disponibili on-line i tracciati della rete sentieristica dell’area compresa tra i due Parchi, oltre a punti d’interesse, strutture ricettive (agriturismi, B&B, aziende agricole) e dati di natura amministrativa.

QUI la mappa realizzata dalla Provincia di Lecco. 

 

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