BERGAMO – Per la società di prestazioni di servizi per cui lavorava, con sede nella provincia di Brescia, era a casa in malattia, lui invece ne approfittava per allenarsi e partecipare a gare di corsa in montagna: è quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Costa Volpino che ha condotto le indagini coordinate dalla Procura.
Il dipendente, dopo un iniziale periodo di legittima convalescenza a seguito di intervento chirurgico, accusando a distanza di 3 mesi una ricaduta, si faceva concedere dal proprio medico un ulteriore periodo di quasi 60 giorni di riposo nel corso del quale però, anziché riposare e curarsi, approfittava del tempo libero “pagato dall’azienda e dall’INPS” per allenarsi in vista della partecipazione ad una gara di skyrunning di livello nazionale, che prevedeva un tracciato di oltre 50km e dislivelli per 8.400 metri, tra morene, creste e nevai.
Nel corso delle indagini è stato accertato che il dipendente, durante il periodo di malattia e negli orari in cui aveva l’obbligo di reperibilità, anziché riposare e curarsi presso la propria abitazione o altro luogo preventivamente comunicato, compiva regolari allenamenti in vari percorsi montani della provincia, arrivando ad alloggiare, in occasione della gara, presso un albergo a quasi 150 km di distanza da casa.
Lo stesso, nei tre mesi successivi all’intervento, aveva già partecipato come atleta agonista ad altre 4 analoghe competizioni.
Il dipendente, con artifizi e raggiri, riusciva a farsi rilasciare dai medici certificati finalizzati all’astensione dal lavoro, inducendo in errore sulla effettiva sussistenza della malattia sia gli stessi medici che il proprio datore di lavoro e l’INPS, procurandosi un ingiusto profitto pari alla retribuzione indebitamente percepita.
Al dipendente, deferito all’autorità giudiziaria, è stato notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di un Ente pubblico dello Stato.