Il Politecnico di Milano inaugura il suo 154° anno accademico

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MILANO – Il Politecnico inaugura il suo 154esimo anno accademico.  La cerimonia si è svolta martedì mattina a Milano.  Hanno partecipato alla Cerimonia di Inaugurazione il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda (in video collegamento), il Sottosegretario al Commercio Internazionale e Attrazione Investimenti presso il Ministero dello Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, il Presidente del Consiglio degli Studenti Filippo Campiotti. La Lectio è stata tenuta da Brunello Cucinelli, Presidente e AD di Brunello Cucinelli S.p.A. mentre la Prolusione dalla Professoressa Carmen Giordano del Dipartimento di Chimica, Materiali, Ingegneria Chimica “Giulio Natta”.

I risultati lusinghieri dell’ultima classifica QS by Subject non devono distogliere l’attenzione dalle difficoltà. La competizione tra università che ambiscono a ruoli–guida in Europa e nel Mondo non è, infatti, ad armi pari: il sistema di finanziamento delle università italiane presenta un lento ma inesorabile indebolimento. Per il Politecnico ciò si traduce in una diminuzione di oltre il 17% del finanziamento pubblico per studente negli ultimi sei anni. Una situazione che merita di essere rivalutata con estrema attenzione.

“Vorrei però che l’inizio del mio mandato coincidesse con un’iniezione di entusiasmo” – ha affermato il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta nel corso dell’Inaugurazione del 154° Anno Accademico – “Il nostro primo obiettivo sono sempre gli studenti: non vogliamo perdere giovani di valore. Il nostro impegno è offrire loro una formazione che li prepari a gestire la complessità e l’interdisciplinarità, mantenendo apertura alle diversità e attenzione all’impegno sociale e all’innovazione”.

Per conservare talenti preziosi l’Ateneo investe nel Diritto allo studio: dal 2013 integra con fondi propri le non sufficienti risorse per garantire le borse di studio al 100% degli aventi diritto, perché “non siamo disponibili a perdere talenti” – ha proseguito il Rettore – “Nel triennio 2017/19, avvieremo, inoltre, un importante investimento di 5 milioni di Euro in innovazione della formazione (in particolare per soft skills, contenuti digitali e MOOCS, aule per l’apprendimento attivo e contenuti multidisciplinari non solo tecnologici)”.

Non possiamo pensare di trattenere giovani talenti se non investendo nell’inserimento, nella stabilizzazione dei ricercatori e nella ricerca. Nel prossimo triennio aumenteremo il reclutamento di ricercatori del 50% rispetto al naturale turnover e del 40% il sostegno dell’Ateneo a favore dei Dottorati di ricerca – ha proseguito il Rettore – per sostenere con forza che si può fare ricerca e innovazione a Milano e in Italia. Continueremo, come in passato, a destinare 5 milioni di Euro nel triennio in nuove infrastrutture di ricerca e potenzieremo infine 5 aree strategiche: Industria 4.0, Smart cities, Rischi legati alla fragilità dei territori, Salute e Beni Culturali”.

Ma una comunità internazionale impegnata in progetti di ricerca all’avanguardia ha bisogno anche di spazi. “Il sogno, che voglio condividere con Comune, Regione, Governo, imprese e Alumni affinché ci supportino, è vedere competere la vivibilità dei nostri Campus di Bovisa e Città Studi con i migliori standard europei – ha concluso il Rettore – grazie all’investimento in nuovi laboratori per la ricerca e la didattica, aree verdi e di aggregazione, spazi studio, strutture sportive”.