MILANO – Farebbero parte delle ‘pantere rosa’ (Pink Panthers) i tre cittadini di origini montenegrine di 53,43 e 40 anni fermati dalla Polizia a Milano perché ritenuti responsabili di alcune rapine tra il 2019 e il 2022 nel capoluogo lombardo.
Questa organizzazione criminale, spiegano dalla Questura milanese, sarebbe nota per la rapidità di esecuzione delle rapine, massimo 50/60 secondi, tipico della tecnica “Smash & Grab” (distruggi e prendi), per la violenza dei colpi nonché per i modi spregiudicati e spettacolari con cui progetta le rapine e la fuga: aspetti, questi, che lo hanno reso così famoso in tutto il mondo.
Gli agenti della sezione Antirapina della Squadra Mobile, nel corso di un servizio in borghese, hanno riconosciuto, vedendoli passeggiare in bicicletta in una via del centro cittadino, due volti noti, immortalati dalle telecamere in occasione di alcuni colpi consumati proprio a Milano.
Non appena bloccati all’esterno dello stabile in cui erano stati visti entrare, è stato individuato l’appartamento in cui dimoravano e qui, con enorme sorpresa, soggiornava, sotto un alias, un noto rapinatore montenegrino, ricercato a livello internazionale sia dalle autorità montenegrine per il reato di omicidio e detenzione illegale di armi ed esplosivi, sia poiché destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere per la rapina consumata ai danni di una gioielleria, avvenuta a Genova nel 2017.
All’interno dell’abitazione sono state rinvenute due pistole, fedeli riproduzioni di Beretta semiautomatiche, numerosi proiettili a salve, una mazza identica a quella utilizzata per le “spaccate” con il punteruolo in ferro saldato su una estremità e diversi capi d’abbigliamento perfettamente corrispondenti a quelli utilizzati per le rapine.
Un altro degli indagati è risultato destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma poiché gravemente indiziato di aver commesso una rapina consumata nel 2012 nella capitale.
Proseguono le indagini, sotto la direzione dei pubblici ministeri del VII Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, volte a verificare la riconducibilità ai predetti di ulteriori episodi di rapine consumate negli ultimi 5 anni.