Lettera. Calendario Fiocchi: “Grave l’uso del corpo femminile per valorizzare armi”

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Adriana Ventura

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che vede come prima firmataria Adriana Ventura, consigliera di parità della provincia di Lecco. 

“Quest’anno la ditta Fiocchi Spa di Lecco ha prodotto un calendario che raffigura figure femminili ritratte con le munizioni per armi prodotte in azienda, che opportunamente ‘rivisitate’ e indossate da donne, diventano oggetti utilizzati nella vita quotidiana: bicchieri, scacchi, ma anche strumenti tipicamente femminili come rossetti, collane e specchietti.

Riteniamo assolutamente scorretto stabilire analogie tra strumenti di guerra e oggetti di trucco o di gioco o di uso comune; le armi non sono parte della vita quotidiana, ma strumenti di morte e guerra.

Particolarmente grave ci appare l’uso del corpo femminile per valorizzare armi, soprattutto alla luce di anni di lotte che ci hanno impegnato per realizzare l’emancipazione femminile e per contrastare la mercificazione del corpo della donna per veicolare messaggi pubblicitari.

Riteniamo insultante questo utilizzo dell’immagine delle donne, fonte di vita e non di morte, proprio nel 2019, anno in cui è stato attribuito il premio Nobel per la pace a Claudia Murad, donna vittima di stupro, anche questa forma di violenza usata come arma nei paesi in cui c’è la guerra.

Riteniamo che per ricordare degnamente i caduti sul lavoro (nella fattispecie si tratta di una donna), appare più significativa un’azione concreta, finalizzata ad investire risorse ed energie per migliorare la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ci addolora inoltre che proprio delle donne, colleghe di colei che si vuole ricordare, abbiano prestato il proprio volto e il proprio corpo ad una operazione omologa alle tante, che quotidianamente vengono realizzate e tese, non ad esaltare la bellezza femminile, ma a consolidarne la mercificazione sessista in atto.

Riteniamo di esprimere ai famigliari della vittima cordoglio e solidarietà.

Riteniamo di suggerire agli autori del calendario di “dedicare “ uno spazio o locale dell’azienda alle donne vittime di infortunio mortale sul lavoro. Crediamo questo sia un modo, opportuno e permanente nel tempo, per ricordare chi di lavoro muore”.

Adriana Ventura, consigl. di parità della prov. di Lecco

Lucia Codurelli Presidente “ Fondo Zanetti” Lecco

Olimpia Schiavone componente “ Fondo Zanetti” Lecco

Ferrari Gabriella responsabile Coordinamento Femminile Cisl Monza Brianza-Lecco

Francesca Seghezzi Coordinamento Femminile CGIL Lecco

Dina Vergottini componente SPI CGIL Lecco

Salvatore Monteduro Segretario Generale UIL Como -Lecco

Stella Borghini presidente UDI sede di Lecco

Lella Vitali presidente Telefono Donna Lecco

 

Riceviamo anche l’intervento del Partito della Rifondazione Comunista Lecco

“Apprendiamo con molta sconcerto l’iniziativa della Fiocchi Munizioni che ha reso partecipe alcune dipendenti di un calendario in cui vengono immortalate mentre si accingono ad utilizzare le cartucce prodotte in azienda come strumenti di vita quotidiana, rossetti, bicchieri, collane, specchietti… Ma non vogliamo soffermarci troppo sull’aspetto per cosi’ dire ‘bellico’ e macabro di questa iniziativa, ma sulla centralità della donna come individuo e lavoratrice ormai relegata a semplice mascotte aziendale. Sono volti femminili curatissimi, perfettamente truccati, giovani, sorridenti con accessori ed abiti eleganti. Ma chi rappresentano? Non certo le operaie che tutti i giorni varcano i cancelli della fabbrica lavorando su turni e ritmi pesanti in un paese, il nostro, dove vi è ancora un forte divario di salario tra uomo e donna e dove di recente con l’ ultima manovra del governo le future mamme potranno lavorare fino al nono mese di gravidanza. Negli ultimi mesi abbiamo criticato fortemente la famiglia Fiocchi anche rispetto al caso Aerosol di Valmadrera, azienda dove hanno capitalizzato fino a che era in loro possesso per poi essere venduta ad un anonima società sita in Lussemburgo che ha reso così impossibile capire la reale situazione della gestione, lasciando quasi un centinaio di lavoratori per strada, tra cui molte donne che probabilmente non erano più utili nemmeno per scandire i mesi con qualche foto patinata. Ma il punto più basso lo ha toccato il presidente Stefano Fiocchi dedicando il calendario 2019 a Elsa Lanzilli, la dipendente tragicamente scomparsa lo scorso 25 novembre a seguito di un tragico incidente all’ingresso dello stabilimento. A lui diciamo che a volte è meglio un più sobrio silenzio e dedicare più tempo alla sicurezza dei dipendenti visto che in Italia, a dicembre 2018, le morti sui luoghi di lavoro toccano una cifra record di 690 decessi”.

Partito della Rifondazione Comunista Lecco.