Nel giorno del Patrono, il Comune ha assegnato i riconoscimenti davanti a istituzioni e città gemellate
Gattinoni ha richiamato trasformazioni urbane, reti territoriali e sfide dell’abitare, sottolineando che “Lecco non basta a Lecco” per affrontare il futuro
LECCO – In un Teatro della Società gremito, ieri sera Lecco ha assegnato i San Nicolò d’oro 2025 a tre figure che, in ambiti diversi, hanno inciso in profondità sulla vita della comunità: Andrea Invernizzi, Plinio Agostoni e Vico Valassi. Tre percorsi personali e professionali che, nella cornice del Teatro della Società, sono stati riconosciuti come parte integrante della storia collettiva della città.

A fare gli onori di casa la “nostra” Caterina Franci (Lecconotizie) insieme al collega Lorenzo Bonioni (La Provincia), quindi l’introduzione musicale con due brani eseguiti dal Corpo Musicale Alessandro Manzoni, diretto dal maestro Davide Spreafico, che ha presentato i pezzi March bou shu e Lux vivida.
A seguire, la proiezione del video “La città che cresce” che ha introdotto il discorso del sindaco Mauro Gattinoni.

Dal palco, il sindaco ha rivolto il saluto alle autorità presenti: religiose, militari, istituzionali e civiche, al numeroso pubblico presente, oltre ai rappresentanti delle città gemellate con Lecco – Igualada (Spagna), Overijse (Belgio), Macon (Francia) e Szombathely (Ungheria) – ricordando come queste relazioni aprano “lo sguardo all’Europa delle città”. Gattinoni ha annunciato il rinnovo dei patti di amicizia con Szombathely, a trent’anni dalla firma tra Giuseppe Pogliani e Wagner Andras, e con Igualada, nel trentacinquesimo anniversario dell’accordo siglato da Giulio Boscagli (con un saluto alla moglie Annamaria) e Manuel Miserachs.
Gattinoni ha definito il rinnovato Teatro della Società “la nostra casa culturale e istituzionale” e “scrigno della nostra identità collettiva”, sottolineando il valore del ritrovarsi nel giorno del Patrono come momento in cui “una comunità si guarda allo specchio” e si riconosce “nei volti di chi la abita” e nelle tradizioni che custodisce.
Ripercorrendo il mandato amministrativo, il sindaco ha ricordato l’avvio in piena pandemia e il conferimento del San Nicolò d’Oro 2020 all’intera comunità cittadina come gesto di riconoscenza verso chi garantì la continuità della vita pubblica. Ha poi richiamato la trasformazione urbana post-Covid, gli investimenti su scuole, spazi pubblici, mobilità e nuove tecnologie, citando anche il monito del Presidente Mattarella sulla “democrazia a bassa intensità” e il ruolo dei comuni come “prima linea della democrazia”.
Tre le direttrici dell’azione amministrativa indicate: rigenerazione urbana come rigenerazione sociale, con il ritorno alla fruibilità di spazi come La Piccola, il Teatro, il nuovo polo di Villa Manzoni e il Lungolago; attenzione capillare ai rioni, attraverso il “Piano Rioni” tra manutenzioni diffuse e “sentieri urbani” per la mobilità dolce. A questi si aggiungono centinaia di piccole manutenzioni grazie anche ai Cantonieri di Comunità; rafforzamento della comunità, attraverso servizi, reti sociali e collaborazione con associazioni e volontariato. “La comunità è più grande del comune”: nel sostegno agli anziani, il sindaco ha citato Il Giglio di Pescarenico, il Labirinto di Bonacina, il Grom di Laorca, lo Spazio Salute di Santo Stefano, così come il lavoro con le persone fragili e con disabilità, il mondo della scuola e dello sport. Il sindaco ha ringraziato volontari, associazioni e parrocchie che concorrono alla costruzione del bene comune.
Il primo cittadino ha poi individuato due sfide cruciali: l’abitare, con prezzi “oggettivamente inarrivabili. Un problema – ha proseguito – che coinvolge lavoratori del pubblico impiego, professioni sanitarie, forze dell’ordine, insegnanti, giovani e giovani coppie. Per questo, il nuovo PGT introdurrà stabilmente una quota dal 20% al 50% di edilizia residenziale sociale, una misura coraggiosa e pensata per evitare che Lecco diventi una città espulsiva”.
La seconda sfida le reti materiali e immateriali, dalla mobilità interna ai collegamenti ferroviari, fino al ruolo di Lecco come riferimento per il territorio più ampio. “le rotatorie, i percorsi pedonali e ciclabili, i nuovi bus elettrici e il progetto ‘Ti porto io!'”, mentre sulle opere olimpiche ha citato la “il raccordo del Bione e i cantieri del teleriscaldamento”, riconoscendo i disagi ma confidando nei benefici futuri. Guardando più lontano, ha sottolineato il valore delle “reti lunghe” con il futuro collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio e l’ampliamento del Campus universitario. Tra le reti immateriali, ha richiamato il “capitale di relazione della città e il principio che ‘Lecco non basta a Lecco'”, a indicare il “ruolo di coordinamento che il capoluogo esercita su scala territoriale più ampia”.
Dopo l’intervento istituzionale, spazio quindi alle benemerenze. La prima è stata attribuita alla memoria di Andrea Invernizzi, atleta e trafiliere, primatista italiano capace di superare il muro dei 200 chilometri nelle 24 ore di corsa per la precisione 203 km e 373 metri, recod fissato il 9 maggio del 1971. A ritirare il riconoscimento sono stati i figli Annamaria e Stefano, saliti sul palco accompagnati dai capigruppo comunali Lorella Cesana, Paolo Galli e Andrea Frigerio, dopo la proiezione di un video dedicato alla sua figura. Nelle motivazioni si legge il riconoscimento “per il fulgido esempio di dedizione, impegno e resilienza con cui ha dimostrato che anche gli obiettivi più ambiziosi possono essere raggiunti e superati, nello sport e nella vita”.

La seconda benemerenza, anche in questo caso alla memoria, è stata conferita a Plinio Agostoni, imprenditore e innovatore, venuto a mancare nel marzo scorso, a lungo punto di riferimento della storica azienda ICAM. Sono stati chiamati sul palco la moglie Maria e i figli Giovanni, Silvio, Maria Nazzarena e Pietro, insieme ai capigruppo Filippo Boscagli, Clara Fusi e Pietro Regazzoni. Le motivazioni hanno sottolineato “il contributo determinante alla guida della storica impresa ICAM, improntata a sostenibilità ed etica, allo sviluppo dell’imprenditoria locale e della rappresentanza imprenditoriale, nonché per l’impegno profuso a favore della scuola, dell’istruzione e della libera scelta educativa”.

La terza civica benemerenza è stata assegnata all’ingegnere Vico Valassi, chiamato a salire sul palco insieme ai consiglieri comunali, con la consegna curata dai capigruppo Paola Frigerio, Cinzia Bettega e Alberto. Nelle motivazioni si riconosce il “pluridecennale ruolo strategico di riferimento nel panorama istituzionale, imprenditoriale e associativo a livello territoriale e nazionale”, la “visione lungimirante e la capacità di aggregare sensibilità differenti attorno a progetti comuni” e l’impegno “per aver tenacemente voluto il radicamento di poli universitari e di ricerca nel nostro territorio”.

Le benemerenze, tradizionalmente consegnate come “San Nicolò d’oro”, sono state introdotte ricordando che la loro scelta spetta ogni anno al sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, al presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello e alla Conferenza dei capigruppo. Per questo l’ufficio di presidenza del Consiglio – lo stesso Nigriello, il vicepresidente Luca Visconti e il consigliere Andrea Corti – è stato invitato sul palco a segnare il cuore istituzionale della cerimonia.

La serata ha dedicato un passaggio specifico ai gemellaggi. È stato ricordato che Lecco è gemellata con cinque città europee e che dal 1973 gli scambi culturali e la sensibilizzazione sul tema sono affidati al Comitato Gemellaggi. L’occasione è stata quella di festeggiare i 35 anni di gemellaggio con Igualada e i 30 con Szombathely. Sul palco sono saliti il presidente del Comitato, Piergiorgio Locatelli, Pere Camps (assessore del Comune di Igualada), Josep Juniyent (presidente del Comitato Gemellaggi di Igualada), Csoma Horvath (vicesindaco di Szombathely), insieme ai rappresentanti di Macon e Overijse: Sandra Robin (assessore alle finanze di Macon), Gino Ceddìa (presidente del Comitato gemellaggi di Macon) e Pieter De Màn (membro del Comitato di Overijse). Dopo la firma delle pergamene commemorative, i rappresentanti sono stati invitati a riunirsi sul palco per una foto ricordo.

Uno dei momenti più significativi sul fronte educativo è stato quello dedicato ai ragazzi dell’ENAIP. Durante la consegna della benemerenza alla memoria di Plinio Agostoni, un’intera fila in platea si è alzata in piedi per sottolineare il legame tra il corso di panetteria e pasticceria, la famiglia Agostoni e l’azienda ICAM. Gli studenti e i docenti sono stati ricordati anche per le 400 mele in marzapane preparate per la cerimonia del Santo Patrono. Il coordinatore del corso, Marco Gennuso, è stato chiamato sul palco e, a nome dei ragazzi, ha letto una lettera che, con tono accorato, ha chiesto che non venga dimenticato il loro impegno e la loro dedizione.

In chiusura, il Comune ha voluto ringraziare Angelo Bonazzola, presidente dell’Associazione Italiana Amici del Presepio – sezione di Lecco, per il presepe collocato all’ingresso del teatro, ambientato a Pescarenico e realizzato da Fabio Benedetti, socio dell’associazione. La serata è stata quindi conclusa con un’altra pregevole performance del Corpo Musicale Alessandro Manzoni, diretto dal maestro Davide Spreafico.

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