Kyenge, il sindaco: “Sul ministro, inaccettabile l’intolleranza”

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il sindaco Virginio Brivio

sindaco  Virginio Brivio

LECCO – “Lecco è una città dove l’accoglienza e la solidarietà trovano da sempre piena cittadinanza. Anche per questa ragione sono inaccettabili gli annunci intolleranti in vista della visita del Ministro Cécile Kyenge Kashetu di sabato prossimo”.

E’ il commento postato sulla propria pagina Facebook dal sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che ha voluto così replicare all’annuncio di iniziative di protesta per l’arrivo del ministro per l’Integrazione nel capoluogo manzoniano.

“Ancora più grave il fatto che questo clima violento non consente di concentrare l’attenzione sull’importante ragione della presenza del Ministro – prosegue il cittadino – che verrà in città per conoscere un nuovo e significativo progetto di agricoltura sociale presso la Casa don Guanella, finalizzato a sostenere l’integrazione dei ragazzi con più difficoltà, attraverso politiche non assistenziali ma di valorizzazione dell’imprenditorialità dei giovani”.

Cecile-KyengeIn favore della Kyenge si è schierato anche il Comitato Noi Tutti Migranti che sabato incontrerà il ministro proprio alla Casa Don Guanella: “esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al Ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge, da tempo vittima di squallidi attacchi razzisti e contro la quale si preparano nuove iniziative di protesta per la sua visita di sabato prossimo a Lecco. Le chiederemo di proseguire con forza nella sua attività di governo per l’integrazione contro ogni forma di discriminazione, il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori stranieri (ius soli), il superamento della Bossi-Fini, la chiusura dei CIE, cioè l’attuazione di quei principi di civiltà dei quali l’Italia non può più fare a meno”.

Nel frattempo anche l’ARCI ha promosso un iniziativa ad Osnago, dove Cecile Kyenge consegnerà la cittadinanza civica ai minori figli di migranti nati in Italia.

“L’iniziativa ha il merito di riconoscere le seconde generazioni come parte integrante della nostra società. E’ evidente il disagio di tutti quei giovani che, nati o cresciuti nel nostro Paese, rimangono troppo a lungo legalmente “stranieri”, nonostante siano, e si sentano, italiani nella loro vita quotidiana”. Il comune di Osnago ha dato un buon e coraggioso esempio in questo caso. Ma leghisti, razzisti e fascisti premono – affermano dall’Arci – chiediamo a tutti i cittadini che hanno a cuore sia i diritti delle persone che un futuro di pace e convivenza di partecipare e promuovere il presidio che avrà luogo alle ore 16 al Circolo la Lo. Co di Osnago (Stazione FS) per poi andare in sala civica Pertini per le 16.30”.