Noi Merate interroga sulla cura del verde tra promesse elettorali e tagli degli alberi

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Interrogazione del gruppo di minoranza sulla cura del verde

Il documento enfatizza le promesse elettorali rimaste sulla carta e il taglio degli alberi in molti parchi diventato purtroppo realtà

MERATE – Un abbattimento sistematico di piante, anche in zone emblematiche come quelle attorno al lago di San Rocco, nel parco di villa Calchi Novati e anche in Villa Confalonieri che “cozza” con le promesse della campagna elettorale di voler piantumare un albero per ogni bambino nato provvedendo anche alla “piantumazione di essenze arboree più idonee all’assorbimento della CO2 e altri inquinanti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico”.

Verte sulla situazione del verde pubblico l’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal gruppo di minoranza Noi Merate, formato dai consiglieri Dario Perego e Franca Maggioni. Ricapitolando i desiderata della lista ViviAmo Merate, diventata dopo le elezioni gruppo di maggioranza, tra cui anche la campagna “Diamo nuova vita al tuo vecchio albero di Natale”, l’opposizione rimarca, senza troppi giri di parole, come “negli ultimi mesi si è assistito solamente a un abbattimento sistematico di numerose piante, anche in zone emblematiche come quelle attorno al lago di San Rocco, nel parco di villa Calchi Novati e nelle vicinanze della pista di atletica, senza che venissero fornite adeguate giustificazioni o quantomeno comunicazioni ufficiali al riguardo”.

Non solo. “Le piante abbattute, in molti casi, non apparivano ammalorate, come invece dichiarato dall’amministrazione ai giornali”. Senza dimenticare che “questo abbattimento si è esteso anche ad altre aree verdi, come quella a lato di via Marconi, dove è stato raso al suolo un intero boschetto senza alcuna informativa ufficiale da parte dell’ufficio Ecologia, suscitando preoccupazioni tra i cittadini per una presunta mancanza di trasparenza nelle scelte amministrative”.

Non risulta esente neppure il parco di Villa Confalonieri, dove “risultano tagliate (con evidenza della sola ceppaia) azalee e rododendri nelle aiuole poste ai lati della villa, senza che siano state sostituite; il giardino all’italiana appare in pessimo stato di potatura, alcuni bossi sono morti, verosimilmente per attacchi da parte di parassiti; le caditoie lungo il camminamento in terra stabilizzata sono per gran parte ostruite da foglie e terriccio e si teme non consentano il regolare recupero delle acque; le panchine in legno necessitano dell’ordinaria manutenzione; i faretti che illuminano il muro di sostegno del giardino all’italiana e la statua dell’Ercole a sud del parco sono in parte rotti e non sono stati sostituiti”.

Una disamina dei fatti da cui scaturiscono le domande che costituiscono l’interrogazione. La prima è relativa a quanti alberi sono stati sin d’ora piantumati per i nuovi nati e in quale luogo/parco, nonchè quando verrà istituita la festa del neonato e con quali modalità. La seconda verte invece sul conoscere quante essenze arboree idonee all’assorbimento di CO2 e altri inquinanti sono state e/o saranno piantumate nei prossimi mesi e in quali aree della città mentre la terza ha a che fare con il numero di alberi di Natale donati dai meratesi e la loro eventuale ripiantumazione.

Il consiglieri di Noi Merate chiedono anche di sapere “le precise motivazioni che hanno giustificano l’abbattimento di numerosi alberi, come quelli attorno al lago di San Rocco, nelle vicinanze della pista di atletica e in altre aree del territorio, e in che modo è stato accertato che tali piante fossero effettivamente malate – si auspica tramite relazioni agronomiche”.

Si chiede inoltre “se è stato previsto un “piano di compensazione” con la piantumazione di nuove piante”. Analoga richiesta è stata inoltrata per le piante del parco di villa Calchi Novati e per le essenze e gli alberi morti all’interno del Parco di Villa Confalonieri, chiedendo se si intende provvedere alla manutenzione del giardino restaurato pochi anni fa in modo puntuale, seguendo le indicazioni e prescrizioni contenute nel piano di manutenzione dell’opera”.

Domande a cui va aggiunta la chiosa finale di sapere “come l’amministrazione intenda rispondere alle preoccupazioni dei cittadini riguardo alla gestione del verde pubblico, e quali misure intenda adottare per garantire maggiore trasparenza e partecipazione nella gestione di questi spazi verdi” nonché “quali somme sono state poste a bilancio per confermare in modo tangibile e realistico l’impegno preso durante la campagna elettorale verso i cittadini, qual’è il piano previsto per la tutela e la promozione del verde urbano e quando si intendono realizzare i lavori”.