LECCO – ” L’autonomia regionale è un tema dannatamente serio per essere strumentalizzato ai fini partitici. Qui non si tratta di stare con Maroni o la Lega, con Gori o il PD , si tratta di una comunità , in questo caso quella Lombarda che rivendica la possibilità di attivare autonomie istituzionali che possano far crescere e sviluppare un’area regionale e renderLa competitiva sullo scenario internazionale.
Non è certo solo un problema di tasse e risorse da mantenere in loco ( problema che spesso diventa l’unica questione sollevata dai politici più miopi ), la rivendicazione di una supremazia territoriale ( espressa dai politici più beceri ), oppure di un localismo portato all’esasperazione ( elemento questo di coloro che con la politica non c’entrano proprio nulla ), ma l’autonomia è un bisogno reale che possa consentire ad un’area vasta con identità storica, culturale precisa di poter concorrere alla propria crescita e autodeterminazione contando su una canalizzazione giusta delle risorse prodotte, una rete competitiva di servizi efficienti e di qualità, un sistema di politiche condivise all’interno comunque di un quadro nazionale interdipendente ed indivisibile che guardi all’Europa e al Mondo capaci di finalizzare parole di pace e fratellanza.
Il referendum sull’autonomia non avrebbe dovuto, forse, nemmeno essere promosso, se Regione e Governo avessero trovato una, seppur minima, ipotesi di intesa facendo risparmiare oltre 40 milioni di euro ai contribuenti lombardi. Tuttavia, considerato che ciò non è stato possibile, il referendum, seppur consultivo, é pur sempre una manifestazione popolare di democrazia. Pertanto andrò a votare SI per una autonomia vera che riconosca il contesto nazionale e internazionale, per una autonomia giusta che consenta ai cittadini lombardi di creare in maniera virtuosa l’affermazione della propria vocazione allo sviluppo nei vari settori della società, per una autonomia rispettosa che tuteli i diritti dei più deboli e sappia riconoscere i valori della diversità . Questa è l’autonomia che fa crescere un popolo, non già quello di una sterile rivendicazione di supremazia e quattrini che magari riesce a parlare alla pancia, ma non ci porta da nessuna parte.
Venerdì 20 ottobre, alle ore 21, all’auditorium del circolo EL SALVADANÈE, di via De Amicis, 17 a Milano parteciperò volentieri in qualità di relatore quale portavoce e referente del coordinamento delle liste civiche della Regione Lombardia all’incontro di conclusione della campagna referendaria promosso dai Movimenti Civici della Lombardia assieme a Franco D’Alfonso, già assessore civico della Giunta Pisapia e assessore della città metropolitana, Piero Bassetti, primo presidente della Regione Lombardia, Virginio Brivio, Presidente dell’Anci regionale e Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, per affermare i valori dell’autonomia restando in un mondo interdipendente e solidale, per augurare ai Lombardi di poter valorizzare i propri talenti e intelligenze al servizio delle proprie comunità non rinunciando mai ad avere lo sguardo oltre i propri confini con spirito lungimirante e costruttivo”.
Corrado Valsecchi