Valmadrera, l’onorevole Farinone: “Studiare Aldo Moro per capire un progetto politico”

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A moderare la serata, l’ex sindaco di Lecco, Virginio Brivio

VALMADRERA – Giovedì sera, 8 giugno, si è svolta – presso il Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera – l’incontro proposto dalle associazioni “I Popolari” e “Libertà e Democrazia”, con la partecipazione di Enrico Farinone, già deputato del PD, esperto di relazioni internazionali e autore di numerose e anche recenti pubblicazioni su Aldo Moro

Dopo i saluti dei presidenti delle associazioni, Bruno Manzini e Cesare Valsecchi, il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, ha precisato che le pubblicazioni di Farinone rappresentano un risarcimento del grande statista Aldo Moro, purtroppo troppe volte ricordato per i drammatici 55 giorni del rapimento e dell’uccisione.
A seguire ha introdotto l’ argomento Virginio Brivio, ex sindaco di Lecco, che ha posto alcune domande al relatore, in particolare sull’attualità della figura di Moro e cosa può insegnare alla politica attuale.
Enrico Farinone ha iniziato il suo intervento partendo dal Congresso di Napoli del 1962 che apriva per la prima volta al Centro Sinistra, favorito dalla capacità di Moro di allargare il consenso prima all’interno del partito. L’obiettivo di Moro era l’allargamento del consenso sui valori fondanti del Paese, in un mondo spaccato in due dal Muro di Berlino di un anno prima.
A seguire Farinone si è soffermato sugli interventi più importanti (Mantova e Benevento) del 1977, l’accordo con il PCI in un Paese insanguinato dalle violenze estremiste e dalla lotta delle Brigate Rosse che proprio in quel 1977 aveva raggiunto il livello più alto.
Moro non pensava al compromesso storico, ma a costruire un consenso condiviso sulle urgenze del Paese, in previsione di un’ alternanza alla guida del Paese, all’indomani della fine della guerra fredda.