No agli abbattimenti, si punta a sterilizzare gli animali
L’annuncio dell’assessore comunale di Lecco, Alessio Dossi
LECCO – Per alcuni sono animali che suscitano ribrezzo e senso di degrado, per altri sono roditori un po’ cresciutelli e nemmeno poi così antipatici: qualunque sia il giudizio, quella delle nutrie è una presenza evidente sulle sponde dell’Adda e del Lago di Garlate.
Una presenza anche pericolosa secondo la Coldiretti che più volte negli ultimi anni ha richiamato l’attenzione delle istituzioni sui danni che questo esserino provoca alle sponde dei corsi d’acqua, oltre che inficiare l’equilibrio dell’ecosistema in cui questo animale, in mancanza di predatori naturali, si moltiplica.
Un problema altrove risolto con soluzioni drastiche, almeno nelle intenzioni, con l’annuncio, da parte di alcuni Comuni, di voler armare i cacciatori e procedere agli abbattimenti. Dall’altra parte ci sono gli animalisti, contrari alle uccisioni; recentemente, l’onorevole lecchese Michela Brambilla aveva promosso una campagna pro- nutrie, posando con in braccio un baffuto esemplare come un qualunque altro animale domestico.
Ora anche il Comune di Lecco si sta muovendo e la scelta prospettata promette di non essere cruenta: l’ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale è quella di predisporre un piano di sterilizzazione delle nutrie, condivisa con i Comuni limitrofi.
“Ci stiamo confrontando con le altre amministrazioni comunali, i cui territori affacciano al lago di Garlate, perché la situazione non riguarda solo il nostro territorio – ha spiegato l’assessore Alessio Dossi – l’intenzione è quella di intervenire con la sterilizzazione. Al contrario, se eradicassimo le nutrie oggi presenti con abbattimenti, creeremmo spazio all’insediamento di altri esemplari che potrebbero risalire il fiume alla ricerca di habitat migliori. In questo modo terremo invece occupato il territorio, riducendone progressivamente la presenza”.
Sterilizzazioni come per i gatti randagi
Il metodo non è ancora stato definito ma la possibilità al momento prospettata è quella di procedere con sterilizzazioni chirurgiche, così come avviene già per il controllo demografico delle colonie feline.
“Il periodo di massima riproduzione della nutria è tra maggio e novembre, contiamo di intervenire per tempo” ha sottolineato l’assessore Dossi.
Il tema è stato portato all’attenzione del Consiglio Comunale da Giovanni Colombo, consigliere della Lega Nord, che ha suggerito la realizzazione di un ‘muro’, una barriera anti-nutrie’. “Oggi i fruitori della pista ciclabile fanno lo slalom tra le nutrie” ha affermato il consigliere.