Miasmi da lavorazione e disagi per i residenti, nuovo incontro in Comune a Mandello
Il Comitato: “L’ultima parola spetta al sindaco”. Il sindaco: “Necessario il parere dei tecnici”
MANDELLO – Una problematica che dura ormai da parecchio tempo e sulla quale da più di due anni insiste il comitato di cittadini, sollecitando una soluzione: si tratta dei cattivi odori derivanti dalle lavorazioni industriali della Gilardoni Vittorio di Mandello che si spargono nella zona circostante creando forti disagi ai residenti.
Martedì si svolgerà un nuovo incontro, il nono finora, in municipio tra amministrazione comunale, Provincia, Arpa, ATS, l’azienda e il comitato affinché si possa finalmente risolvere la questione.
Arpa ha effettuato dei controlli, l’ultimo a marzo, e avrebbe evidenziato alcune osservazioni che saranno poste all’impresa nella riunione di martedì. Dal canto suo, l’azienda Gilardoni Vittorio aveva annunciato investimenti, modifiche al ‘vecchio’ camino e la realizzazione di uno nuovo. La situazione però non sembra essere risolta.
“Il Comitato, dopo due anni e mezzo dalla sua costituzione, ha fatto tutto quanto in suo potere, è riuscito a raccogliere relazioni e dati certificati, ha convocato assemblee, invitato la cittadinanza a stilare le schede di inquinamento olfattivo, fatto firmare un esposto che è stato consegnato dal sindaco e dall’avvocato del Comune nelle mani del Procuratore di Lecco ma di cui tuttora non abbiamo notizie” scrivono in una nota i suoi portavoce.
“Arrivati a questo punto – concludono – il Comitato ritiene di aver fatto tutto quanto in suo potere. Ora l’ultima parola spetta a chi deve tutelare la salute, l’ambiente e la vivibilità dei cittadini di Mandello Lario, cioè il sindaco”
Riccardo Fasoli sa “che spetta al sindaco pronunciarsi dal punto di vista giuridico, ma è necessaria una base tecnica su cui giustificare eventuali provvedimenti e nell’incontro discuteremo di quanto è stato rilevato dall’Arpa – spiega il sindaco di Mandello – I cittadini chiedono di poter vivere meglio e le aziende di poter lavorare, in particolare in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Esigenze che devono essere entrambe tutelate”
“Noi crediamo che – aggiunge il sindaco – se l’azienda sarà disponibile, le soluzioni possono essere trovate” .