Merate, i lavori degli studenti per la giornata della memoria in mostra (virtuale) in Bicocca

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Le seconde e le terze medie dell’istituto comprensivo Manzoni hanno preso parte a un’iniziativa promossa dalla Bicocca

Video, testi, canzoni e fumetti per dare forma all’azione partecipata “Io mi ricordo di te. Raccontare per educare alla cittadinanza”

MERATE – L’università Bicocca chiama e l’istituto comprensivo di Merate risponde, partecipando con slancio all’azione partecipata “Io mi ricordo di te. Raccontare per educare alla cittadinanza”, promossa dalla professoressa Monica Guerra del dipartimento di scienze umane per la formazione e dalla professoressa dell’università milanese e Lola Ottolini del dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico di Milano in collaborazione con Unita, unione nazionale interpreti di teatro e audiovisivo.

La Giornata della memoria

Sono stati tanti infatti i lavori, frutto dell’impegno, dello studio, della creatività e della capacità espressiva e rielaborativa degli studenti meratesi, inviati all’Ateneo milanese in occasione della Giornata della memoria, celebrata in tutto il mondo il 27 gennaio. Dai video ai disegni, passando per temi, poesie e fumetti che sono andati così a riempire di significati e di storie la piazza virtuale allestita sul sito dell’università milanese.

Già promossa lo scorso anno con la performance partecipata “Trame di memoria: ricordare per attivare una coscienza condivisa” curata dal duo Ravani & Urrazza che si era tenuta negli spazi che una volta brulicavano del lavoro degli operai della Pirelli e della Breda, l’iniziativa si è quest’anno trasferita, per le note ragioni di contenimento dell’epidemia da Covid 19, sul web. Ed è qui che è possibile infatti trovare pubblicati alcuni dei lavori realizzati anche dagli studenti dell’istituto comprensivo che ha sede nel Collegio Manzoni (qui il link https://www.unimib.it/node/21399).

Protagonista anche il Collegio Manzoni

“Abbiamo aderito con slancio a questa proposta convinti della necessità di ricordare per non dimenticare” sottolinea la professoressa Elisabetta Casiraghi che, insieme a diversi colleghi che insegnano nelle seconde e terze medie del Comprensivo, ha accettato l’invito a mettersi in gioco per raccontare storie e vicende di alcuni testimoni dell’orrore della Shoah dando agli studenti la possibilità di individuare autonomamente la forma espressiva a loro più congeniale.

E così c’è stato chi, come Lorenzo, si è affidato alla musica per narrare la biografia di Enrico Zvi Jolles, polacco di origine ebraica, laureato in chimica, esonerato nel 1938 dall’università di Firenze a causa dell’applicazione delle leggi razziali.

E chi, come Sofia, ha invece confezionato, utilizzando delle app, un video, utilizzando fotografie tratte dalla rete, diventando lei stessa la voce narrante della storia, rielaborata anche in chiave letteraria, di Vanda Maestro, giovane torinese catturata nel dicembre 1943 dalle brigate nere, durante un rastrellamento, arrestata e deportata ad Auschwitz dove muore il 30 ottobre del 1944.

Un lavoro storico ed espressivo

Un lavoro approfondito e importante, il cui la precisa e minuziosa ricostruzione storica degli eventi, è andata di pari passo con la capacità di dare vita a documenti attraverso svariate forme d’arte.

L’università Bicocca aveva infatti fornito semplici indicazioni sullo spirito e sulla finalità dell’iniziativa, fornendo un elenco di persone a cui ridare voce dando libero spazio al metodo e alle forme da utilizzare. Alcune classi hanno così lavorato in gruppo, altri invece si sono mosso in autonomia e c’è stato anche chi ha deciso di aprire gli archivi della memori di casa, raccontando la storia dei propri nonni, chiamati al fronte durante il secondo conflitto mondiale.

Preziose testimonianze, fatte di cartoline ormai ingiallite del tempo, che hanno rimarcato ancora di più l’importanza di ricordare il passato per non commettere gli stessi errori e provare a costruire un futuro migliore per le prossime generazioni. Una sfida che studenti e professori dell’istituto comprensivo meratese hanno accolto con slancio, rimarcando anche e soprattutto in un anno impegnativo come questo, il forte valore educativo della scuola.

NELLA GALLERIA ALTRI LAVORI REALIZZATI DAGLI STUDENTI MERATESI