Presentato oggi, mercoledì, il piano investimenti da 14 miliardi e 600mila euro
Tra le priorità anche quella di un percorso progettuale per costruire un secondo ponte a Paderno d’Adda
PADERNO D’ADDA – C’è anche il percorso progettuale per avviare la costruzione di un secondo ponte a Paderno d’Adda negli investimenti previsti da Rete Ferroviaria Italiana per migliorare la mobilità ferroviaria in Lombardia. Il dettaglio degli interventi, del valore di oltre 14,6 miliardi di euro, è stato illustrato oggi, mercoledì 20 febbraio, a Milano dall’amministratore delegato e direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti e dall’amministratore
delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile. Presente il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Un programma condiviso tra Rfi e Regione
Il programma, condiviso tra RFI e la Regione Lombardia, ha un orizzonte temporale fino al 2025. Prevede interventi di potenziamento infrastruttuale e upgrading tecnologico,
la soppressione di 110 passaggi a livello, gli interventi nelle stazioni e la manutenzione delle linee lombarde.
I benefici di cui i pendolari potranno godere vanno dalla maggiore regolarità all’incremento di affidabilità della rete, passando per il miglioramento dell’intermodalità e
la diminuzione delle intersezioni tra strada e ferrovia, per poi arrivare, una volta ultimati i potenziamenti infrastrutturali programmati, ad un sensibile aumento della capacità di
alcune delle linee a più alta frequentazione del trasporto pubblico lombardo.
Più benefici per i pendolari
Sul fronte degli upgrading tecnologici, già a partire da quest’anno saranno progressivamente messi in esercizio nuovi sistemi di segnalamento e di distanziamento treni che
produrranno come benefici immediati un miglioramento sia dell’affidabilità delle linee sia della regolarità della circolazione. Per ciò che concerne la nostra zona, sono previsti nuovi Apparati Centrali Computerizzati Multistazione (ACC-M) sulla Carnate – Ponte San Pietro (2020) e l’upgrading della Carnate – Monza (2021). Interessate a miglioramenti anche le linee Bergamo – Rovato (attivazione 2019), della Voghera – Piacenza (2020), della Carnate – Ponte San Pietro (2020), della Romano – Brescia (2020), della linea per Domodossola (2022) e per Tortona (2024); le nuove tecnologie a Gallarate (2022), a Milano Lambrate(2022) a Milano Porta Garibaldi (2022) e sulla Chiasso – Monza (2021). Previsto inoltre il nuovo sistema di distanziamento HD ERTMS per incrementare la capacità del nodo di Milano (2022).
Interventi infrastrutturali
Tra gli interventi infrastrutturali grande impatto avranno il potenziamento della linea Ponte San Pietro – Bergamo – Montello, il raddoppio della Codogno – Cremona –
Mantova ed il completamento della Milano – Mortara, il nuovo collegamento ferroviario con la stazione dell’aeroporto di Orio al Serio, il potenziamento della Gallarate – Rho, il pag. 2 quadruplicamento della Tortona – Voghera e della Milano Rogoredo – Pavia, la velocizzazione della Milano – Genova, oltre che la realizzazione dell’AV Brescia – Verona
e il percorso progettuale per avviare la costruzione di un secondo ponte a Paderno d’Adda. Un insieme di interventi che pesa per quasi 11 dei 14,6 miliardi di euro previsti per la Lombardia. Saranno oltre 110, con un investimento di oltre 170 milioni, i passaggi a livello che saranno chiusi entro il 2024, secondo un percorso che vede in prima linea anche le amministrazioni locali e regionali. Interventi che miglioreranno la regolarità del traffico ferroviario e la sicurezza della circolazione stradale.
Nuova vita anche per le stazioni
Nuova vita anche per le stazioni, già oggetto di radicali trasformazioni per incrementare la funzionalità e il decoro, abbattere le barriere architettoniche, potenziare i sistemi di
informazione al pubblico e migliorare l’accessibilità al treno. Si tratta di un più ampio progetto di riqualificazione degli scali ferroviari che l’anno scorso ha interessato stazioni come quelle di Bergamo, Brescia, Como San Giovanni, Varese, Rho, Pioltello – Limito,Desenzano del Garda e che nel 2019 riguarderà Codogno, Cremona e Romano, per un investimento che dal 2018 al 2022 arriverà complessivamente a 150 milioni di euro.
Spazio anche alla manutenzione ordinaria
Completano il quadro gli interventi manutentivi, che prevedono oltre 1,6 milioni di ore annue di manutenzione ordinaria per il mantenimento in efficienza della rete lombarda, gli interventi di rinnovo degli apparati di armamento, di elettrificazione, di segnalamento e telecomunicazioni, tra cui il rinnovo di 170 km di binari e la sostituzione di oltre 200 scambi ogni anno.
Potenziamento infrastrutturale e tecnologico
Nell’ambito del tavolo tecnico tra RFI e Regione Lombardia, sono stati inoltre studiati ulteriori interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico che incrementeranno i benefici in termini di qualità del servizio; parallelamente avanzano i progetti per la regolarizzazione e lo sviluppo del servizio ferroviario regionale sulle linee a semplice binario e per la realizzazione di nuove fermate. Gli interventi prioritari in tale ambito prevedono il potenziamento delle stazioni di incrocio sulle linee della Valtellina/Valchiavenna (in corso di avvio), sulla Codogno – Mantova (in corso di avvio) e sulla Milano – Mortara (già avviato) nonché la nuova fermata di Como Camerlata (avviata). Per tali interventi è previsto il cofinanziamento Rfi – Regione Lombardia.