Alla vigilia del centenario il Lecco apre agli imprenditori. La dirigenza bluceleste, in attesa di iniziare la prossima stagione, dove si festeggeranno le 100 candeline dalla nascita del club (e i 90 campionati disputati finora), svela i progetti futuri in ottica societaria, di cui per ora si sa della futura creazione di un comitato con personalità lecchesi di vari settori e la scelta del logo per il secolo raggiunto. Per una volta non si è parlato di nuovo allenatore o di giocatori, ma di come fare buissness nel mondo del calcio, senza però dimenticare la storia e le tradizioni che hanno caratterizzato il primo secolo di vita degli aquilotti. Nello scenario da film del Moregallo è andata in scena nella serata di giovedì 9 giugno un incontro moderato da Luca Ornago, con il presidente Sergio Invernizzi e il neoazionista Salvo Zangari e con la presenza di relatori come l’avvocato esperto di Diritto Sportivo Cesare Di Cintio e il ricercatore economico nonché collaboratore de “Il Sole 24ore” Gianni Menicatti. E sono stati proprio questi ultimi a tenere bacno durante l’evento, utile per capire le potenzialità, ma soprattutto i progetti della “nuova” Calcio Lecco.
Menicatti ha raccontato la storia della squadra. Dai primi campionati di promozione negli anni ’20 giocati al campo Primavera in pieno centro, fino ai giorni nostri. Da notare bene che prima del terzo decennio del XX secolo, il Lecco non disputava il regolare campionato e tra l’altro la data di fondazione dovrebbe essere il 1914; il 1912, considerato l’anno di nascita del sodalizio, sarebbe l’anno in cui si è iniziato a progettare concretamente una squdra cittadina. Da segnalare che la compagine bluceleste è stata in grado di raggiungere la Serie A da città non capoluogo di provincia, cosa rara ancora oggi e infatti ha eguagliato il record nazionale di unica squadra di una “cittadina” nel 1960 ed ha stabilito un altro primato, ai tempi assoluto, di unica squadra di Serie A e B non sede di un’amministrazione provinciale nel 1961. Tra alti e bassi i blucelesti hanno partecipato a 3 campionati di Serie A, 15 di B ed hanno riempito la bacheca con una Coppa Italia Semiprofessionisti nel 1977 ed un Torneo Anglo-Italiano nello stesso anno.
Di Cintio ha spiegato la fondamentale importanza delle sponsorizzazioni nel mondo dello sport, realtà difficile, ma che con spese oculate e grazie a società serie e dinamiche può fare crescere il guadagno delle associazioni sportive e delle imprese che investono. “Lecco è una società seria e mi auguro che l’anno prossimo possa salire di categoria e l’anno dopo si possa ripetere” ha dichiarato sempre l’avvocato, tenendo fortemente a precisare che all’interno del gruppo dirigenziale bluceleste si sta instaurando una mentalità sempre più vincente, ideale per sfruttare il marketing – praticamente assente in Lega Pro – e diventare così un team sempre più importante nel panorama nazionale.
“La città e la tifoseria meritano dei festeggiamenti adeguati e una squadra competitiva – sono le parole di Invernizzi che ha continuato – sono contento di rappresentare questa società. Ringrazio Zangari, arrivato da poco, ma già propositivo, e Giuseppe Crippa, il nostro presidente onorario. Il mio augurio per il Lecco, è che qualcun altro possa entrare in società per dare una mano”.
Zangari, nella prima uscita da socio bluceleste ha chiarito quali sono i suoi obbiettivi: “voglio vincere insieme alla famiglia Invernizzi. Punteremo sui giovani, considerato che il territorio è una fucina di possibili talenti. Per questo arriveranno anche tecnici preparati, perché vogliamo potenziare il già ottimo settore giovanile”.
Di questo ha parlato anche l’assessore provinciale allo Sport Antonio Rossi, sottolineando come il figlio sia negli Aquilotti e sia sempre molto felice di andare agli allenamenti: “sono molto contento che i bambini si trovino bene fin da piccoli. Una cosa che chiedo è quella di cooperare al meglio con tutte le formazioni giovanili del territorio.”
Anche il presidente della Provincia Daniele Nava ha indicato come miglior viatico per il secondo secolo di vita, l’impegno nel lavoro con gli atleti fin da piccoli.
Nel corso della serata è stato anche presentato il regalo del pittore Paolo Polli, ovvero una tela a colori blucelesti, naturalmente dedicata alla Calcio Lecco.