Finalmente è ufficiale: Alessio Delpiano e Alfredo Magni sono i nuovi allenatori del Lecco. Insieme a loro, a completare lo staff tecnico, Gabriele “Lele” Ratti come preparatore atletico e Sabatino Nese, nuovo preparatore dei portieri. Per la Calcio Lecco degli ultimi anni si tratta di una prima assoluta per una coppia di allenatori da inizio stagione ed è stata una scelta obbligata dal momento in cui Delpiano era stato designato idealmente come nuovo mister bluceleste. Essendo l’ex olginatese sprovvisto di patentino per allenare in Seconda Divisione, la società ha dovuto affiancargli Magni, allenatore di grandissima esperienza con trascorsi anche in Serie A sulle panchine di Brescia e Venezia.
La presentazione ufficiale è avvenuta oggi a mezzogiorno allo stadio Rigamonti Ceppi, a poco più di un mese dall’addio di Giorgio Roselli. “Questa per me è una grandissima opportunità e devo ringraziare tutti per essere tornato qui – sono state le prime parole da mister bluceleste di Delpiano – il mio cuore da calciatore ha smesso qui di battere ed è un piacere ripartire da qui ora. Non faccio promesse, ma innanzitutto voglio riportare la mentalità che c’era prima nel Lecco. Questa è una piazza importante, mette pressioni, ma dà un grande entusiasmo; forse questa cosa si è un po’ persa, ma noi vogliamo portare grande impegno”. Coppia di allenatori sì, anche se l’idea è quella che Magni darà una grande mano, ma Delpiano sarà colui che gestirà i giocatori. “Siamo due mister, ma il responsabile è Alessio – dichiara il settantenne neoallenatore lariano riferendosi al collega – in ogni caso penso di essere ancora utile nella società”.
Grande soddisfazione nella scelta dei due tecnici per il presidente Sergio Invernizzi, il socio Salvo Zangari e naturalmente il direttore generale Werner Seeber: “questo è stato un passo avanti notevole per la società, sta crescendo un’organizzazione che dà continuità, che è la cosa migliore – sono le parole dell’altoadesino, che poi sprona lo staff – le persone si presentano da sole, ma il passato è passato, ora servono i fatti”.