Con un vocale audio diramato nel post partita Paolo Leonardo Di Nunno si rivolge ai tifosi
“Mi volete via da Lecco? Ma io sono già via e non torno più. Manco ci passo”
LECCO – “Io non sono arrabbiato con i tifosi anche se loro, lo sono con me. Tuttavia, non merito di essere insultato com’è successo anche oggi allo stadio”.
Il Patron della Calcio Lecco, Paolo Leonardo Di Nunno, sceglie il modo più comodo e immediato per replicare alle contestazioni della Curva Nord e non solo, inviando a tutti media una registrazione vocale.
“I tifosi dovrebbero guardare bene di chi sono le colpe. Di certo non mie, ma del mister e del Direttore Sportivo che hanno scelto e voluto determinati giocatori. Avrei preferito il silenzio stampa anche da parte vostra, come già avevo chiesto in precedenza, e invece no, me ne avete dette di tutti i colori”.
Una contestazione forte nei suoi confronti e nei confronti della squadra si è levata questa sera dagli spalti, da parte degli Ultrà e non solo, al termine del match contro il Modena, perso per 3 a 2, con il quale i blucelesti hanno archiviato il campionato di Serie B all’ultimo posto in classifica e già condannati alla Serie C (vedi articolo).
Di Nunno bacchetta la sua tifoseria: “Non vi state comportando bene. Mi avete chiesto di andarmene, ma io sono già via. Io a Lecco non torno più e manco ci passo. Sto cercando di vendere il Lecco ma nessuno lo vuole e se non riuscirà lo darà al Comune, poi vediamo come andranno le cose. Se fosse stato per me, l Lecco l’avrei già venduto e l’avrei fatto subito dopo la promozione in Serie B, ma mi davano due dita negli occhi”.
Poi il Patron ricorda a tutti il suo lavoro e i suoi sforzi: “Qui a Lecco, più di uno o due anni non c’è stato nessuno, io sono rimasto per ben 7 anni, vi ho fatto vedere il miglior calcio d’Italia, ho portato il Lecco in Serie B dopo 50 anni e nonostante tutto mi insultate in questo modo? Non lo merito”.
Poi conclude: “Io vi voglio bene e spero possiate tornare in B già il prossimo anno. Un saluto accorato lo rivolgo a tutte le giovanili, che si sono ben comportate e hanno tenuto alti i colori del Lecco. Grazie”.