Pietro Beri, due volte sul podio all’Alpen Cup. Intervista al campione

Tempo di lettura: 4 minuti

Biathlon. Doppio podio per Pietro Beri in Slovenia

Il valsassinese in gara tra  sci e tiro a segno

 

POKLJUKA- Due giorni di gare in Slolvenia dove sabato e domenica si sono disputate le gare dell’Alpen Cup di biathlon, gare a cui ha partecipato con i colori dello Sc Alta Valtellina anche il valsassinese di Primaluna Pietro Beri.

Dopo quasi 20 da anni da quando Alessandra Arrigoni vestiva i colori della nazionale del biathlon, un altro valsassinese prova a ripercorrerne le orme e sabato e domenica per lui un doppio podio alle gare internazionali dell’Alpen Cup che si sono disputate in Slovenia.Nella prima giornata un ottimo 2° posto nella 10km percorsi in 27’35”2 e con un solo errore al tiro, davanti a lui solo l’austriaco Dominik Unterweger che chiude in 26’57”5 e con 0 errori .


La seconda giornata vede la vittoria dell’italiano Davide Majoni Mancin che precede tutti con 21’24”5 dopo 7,5km e 1 solo errore, dietro lo sloveno Luka Naglic si prende la seconda posizione con 21’15”8 appesantita da tre errori al Poligono, ancora a podio il nostro Pietro Beri che in 21’49” ottiene il 3° posto anche lui con tre errori al poligono.

Come nasce la tua passione per questo sport che, dopo la parentesi di Alessandra Arrigoni negli anni 2000, non ha avuto più seguito in valle?

“La passione per il biathlon è arrivata guardando le gare in televisione, quando gareggiava Alessandra io ero ancora in fasce, mi affascinava come disciplina ed ho sempre pensato di volerlo provare. Qualche anno fa il responsabile del comitato, Pietro Sosio in occasione di una gara di skiroll che avevamo organizzato qua da noi, aveva chiesto se c’era qualcuno intenzionato a provare col biathlon, tramite Piero Colombo presidente dello Sc Primaluna mi ero accordato per andare a Bormio a provare, così dopo 4/5 giorni di prova ho deciso di provare a rimettermi in gioco dopo aver iniziato con lo sci di fondo, adesso sono già tre anni che pratico il biathlon e devo dire che sto vivendo nuove emozioni e soddisfazioni”.

Veniamo alle gare di questo week end…

“Sono state molto divertenti e avvincenti poi correre in uno stadio come quello di Pokljuka in Slovenia dove si corre anche la coppa del mondo a reso il tutto ancora più emozionante, in più salire due volte sul podio mi ha anche ripagato dei tanti sacrifici che devo fare”.

Cosa comporta essere l’unico praticamente a livello agonistico di questo sport?

“Il fatto di essere forse l’unico nella provincia a praticarlo sinceramente non mi crea disagio, è un peccato che qui nella nostra zona non siamo attrezzati a praticare uno sport bello e divertente come il biathlon… forse l’unica cosa che mi da un po’ più di ‘problemi’ è appunto il fatto che per allenarmi devo andare fino a Bormio, ciò vuol dire 4 ore di macchina tra andare e tornare ( che se invece fossimo attrezzati anche qui sono sicuro che di ragazzi disposti a farlo ce ne sarebbero) dalle 3 fino anche alle 5 volte a settimana per i vari allenamenti in cui bisogna combinare sci e tiro,. Mi alleno praticamente 7 giorni su 7 e in estate anche 2 volte al giorno, mi arrangio qui un po’ da solo e un po’ con lo sci club Primaluna, al quale sono ancora legato per vari motivi, il primo e il credo più importante, gli amici e il gruppo che si è creato nel corso del tempo. Ovviamente prima di iniziare a sparare ho dovuto imparare a sciare e ovviamente lo sci club mi ha fatto innamorare dello sci di fondo prima di passare al biathlon successivamente”.

Come concili l’impegno sportivo con il lavoro e la vita quotidiana?

“Lavoro in officina cercando di fare più ore possibili perché in quanto abbiamo un attività di famiglia non voglio pesare troppo sui miei genitori che di sacrifici ne fanno tanti per farmi andare avanti e sostenermi nello sport, capita anche d’estate di alzarmi alle 5 fare allenamento andare a lavorare dalle 7 fino alle 6 tornare a fare un doppio allenamento e il giorno dopo ripartire ancora da capo… alla fine se una cosa la si vuol far davvero si trova il tempo di fare tutto, basta solo una gran passione e voglia di fare poi una volta presa l’abitudine e il ritmo è più semplice di quello che sembra”

E nel futuro?

“Per il mio futuro spero di continuare a divertirmi e andare avanti e magari un giorno di poter praticarlo anche qui con anche solo 2 sagome per i vari allenamenti così da portare questi bellissimo sport anche in Valsassina”.