Turismo “magro” sul lago, soffrono hotel e ristoranti

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VARENNA – Arranca la stagione turistica lecchese e il 2013 non soddisfa gli albergatori del lago: poche presenze e troppe camere da riempire.

A parlarcene è il presidente di Federalberghi Lecco, Severino Beri: “Ci stiamo difendendo, ma sono lontani dagli anni del tutto esaurito. Si trovano posti liberi dappertutto. Ovviamente c’è un maggiore afflusso nei weekend, ma in settimana solo presenze sporadiche. Di certo non possiamo dirci contenti”.

Un turismo, quello del lago, che come spiegato dallo stesso Beri sopravvive grazie ai turisti stranieri (inglesi, tedeschi, americani) che rappresentano la quasi totalità delle presenze negli hotel della riviera.

Quello che manca – prosegue il presidente di Federalberghi – è l’escursionista di giornata: se una volta ci si concedeva di più, oggi c’è chi raggiunge il lago per una gita il sabato o la domenica e si portano il pranzo da casa, che sia il panino o la grigliata con il barbecue. Questo porta inevitabilmente ripercussione sul settore della ristorazione, che sta accusando un colpo più pesante rispetto all’alberghiero”.

Un anno sfortunato per le attività della riviera, già segnato dalla chiusura tra maggio e giugno della galleria Monte Piazzo sulla SS36 e i conseguenti disagi:

“Fortunatamente le ripercussioni si sono avute nell’immediatezza dell’evento e sono finite con la riapertura del tunnel. Il problema di quei giorni riguardava chi doveva muoversi per una cena tra Mandello e Bellano e ci rinunciava. Si vedono gli effetti della crisi sul ceto medio italiano, il mercato estero invece muove più gente”.

Dal presidente Beri un auspicio: “La speranza è che le cose migliorino per tutti, che si riprenda l’economia per muovere anche il turismo. Il bel tempo ci aiuta, però si fatica tantissimo: i costi fissi sono molto alti e spesso le giornate si concludono con incassi ridicoli”.