MANDELLO – Cordoglio a Mandello per l’improvvisa scomparsa di Lorenzo Rigamonti, classe 1952, stroncato da un attacco cardiaco mentre con la famiglia stava trascorrendo un periodo di vacanza a Querceta, nel cuore della Versilia.
Ieri pomeriggio la visita a un cugino a Riomaggiore, nelle Cinque Terre, e da lì un’escursione fino a Vernazza, altro “gioiello” della provincia di La Spezia, dove Lorenzo ha accusato il malore che non gli ha dato scampo.
Sposato con Mariacarla (figlia di Enrico Cantoni, novantenne, stimato progettista dello storico staff tecnico della Casa dell’Aquila di cui facevano parte anche l’ingegner Giulio Cesare Carcano e Umberto Todero), aveva due figli: Simone e Alessandro.
Impegnato attivamente e senza risparmio di energie nella Protezione civile fin dagli anni della costituzione del gruppo comunale di Mandello, aveva prestato opera di volontariato pure nel Soccorso degli alpini.
Poi le sue due grandi passioni: la moto e la bicicletta. Non era difficile incrociarlo lungo le strade del lago in sella alla sua “due ruote”, con cui ha certamente “macinato” centinaia e centinaia di chilometri. E moltissimi sono i chilometri da lui percorsi anche in motocicletta, una passione che l’aveva portato a frequentare gli ambienti motoristici mandellesi e in particolare il Moto club “Carlo Guzzi” fin dagli anni Settanta e Ottanta.
Instancabile il suo impegno nell’organizzazione di vari eventi, a partire dai motoraduni Guzzi e da ogni altra manifestazione legata al mondo dei motori.
“Era una bellissima persona, un gran lavoratore e un vero leone”, così lo ricorda con parole commosse Nino Panizza, che fu tra l’altro per alcuni anni alla guida del Moto club Guzzi. “In occasione di ogni motoraduno – aggiunge – il suo apporto e la sua collaborazione erano immancabili e davvero preziosi”.
Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Le persone che lasciano il segno nella nostra vita non sono quelle dal sorriso facile, dalla disponibilità legata all’opportunismo. Non sono quelle che si danno da fare solo per mettersi in mostra, non sono quelle che fanno i saccenti e poi non muovono un dito. Le persone che porterai sempre con te sono quelle schiette e sincere, quelle che ti danno l’anima solo se anche tu sei disposto a farlo per gli altri, quelle che si danno da fare perché se lo sentono e non per apparire. Quelle che nelle necessità mettono il servizio agli altri al primo posto. Prima di se stessi. Purtroppo siamo una macchina unica, complicatissima e, per questo, fragile. Siamo come fiammiferi all’aria aperta: non serve un vento per spegnerci, basta un soffio. Ciao Lorenzo”.
Lorenzo Rigamonti, che aveva svolto per anni la professione di elettricista e in seguito aveva lavorato anche alla “Carcano”, lascia nel dolore anche mamma Maria, ultranovantenne, a sua volta conosciuta in paese perché da sempre impegnata nelle attività parrocchiali, e la sorella Ada.
I funerali si svolgeranno lunedì pomeriggio, 31 luglio, alle ore 17 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore.