Si è svolta l’assemblea annuale dell’Avis Calolziocorte, un defibrillatore in dono al comune di Erve
E intanto il pensiero è già proiettato al 2020, anno del 55° anniversario di fondazione del gruppo
CALOLZIOCORTE – Una mattinata intensa, quella di domenica, per l’Avis di Calolziocorte che si è ritrovata per l’assemblea annuale.
Alla presidente Roberta Galli il compito di fare il punto della situazione: “Prima di tutto un grazie a tutti i donatori. Tanto è stato fatto nel 2018 e nel 2019 continueremo sempre sulla stessa linea”.
Presenti all’assemblea il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi e quello di Erve Giancarlo Valsecchi, infatti il gruppo Avis di Erve è parte integrante di quello di Calolzio.
E proprio Erve si appresta a festeggiare i 40 anni. In occasione della camminata “4 passi tra il verde e… i sapori” ci sarà la donazione di un defibrillatore al comune: “L’appuntamento è per il 7 luglio alle 16.30 quando, grazie agli eredi del signor Giuseppe Galimberti, potremo acquistare e donare un defibrillatore”.
“Il defibrillatore verrà posizionato vicino al campo di calcetto che in primavera avrà un nuovo manto in sintetico – ha detto il sindaco -. In occasione del 7 luglio, poi, vi invitiamo anche alla camminata che, proprio per i 40 anni, sarà a tema Avis. Spero di esserci ancora come sindaco, visto che andremo a elezioni, altrimenti parteciperò da socio Avis”.
Novità anche per quanto riguarda Calolzio: “Siamo alla vigilia del 55° anno di fondazione che festeggeremo nel 2020 – ha detto Galli -. Chiunque abbia proposte e voglia di dare una mano si faccia avanti”.
“Un grazie a tutti i donatori che si impegnano per l’Avis, una associazione fondamentale per la salute di tutti i cittadini – ha detto il sindaco Marco Ghezzi che ha dato anche due notizie sulla Casa delle Associazioni-. Entro una decina di giorni sapremo se abbiamo ottenuto l’accesso a un bando per la rimozione dell’eternit dal tetto. Se non riceveremo il finanziamento andremo a prendere i soldi da un’altra parte ma i lavori si faranno, l’augurio è quello di riuscire a partire entro l’estate”.
Il presidente provinciale Giorgio Grassi, infine, ha sottolineato come l’Avis lecchese sia la numero uno in Italia per rapporto tra cittadini e donatori: “Abbiamo chiuso in positivo il 2018 e questo incremento è frutto del nostro impegno nel sostenere il lavoro di un biologo del centro trasfusionale nelle giornate di sabato e giovedì sera”.