Presentata la variante al Pgt del 2011: da inserire la prescrizione provinciale relativa al prolungamento della tangenziale Est
Fa discutere la previsione dello svincolo che uscirebbe dietro l’Esselunga: “Ci portiamo altro traffico in casa”
CERNUSCO LOMBARDONE – “Il principale obiettivo è la tutela del territorio inteso nel suo complesso e anche non limitatamente alle competenze comunali. Intorno a noi si stanno muovendo progetti che interferiranno sicuramente sull’ambiente, sulla viabilità e sull’edificato”. Con queste parole il sindaco Giovanna De Capitani ha accolto ieri sera, mercoledì, le persone intervenute all’assemblea pubblica promossa per illustrare la proposta di variante al Piano di governo del territorio messa a punto dall’amministrazione comunale.
Un Comune che deve fare i conti con altri progetti
Un incontro, quello tenuto al cine teatro San Luigi, in cui hanno fatto chiaramente capolino anche la questione dell’aumento di traffico indotto dal piano di lottizzazione commerciale delle Marasche ai nastri di partenza nella vicinissima Osnago e l’ancora ipotetico progetto di prolungamento della tangenziale Est da Lomagna fino a Olginate. E’ su quest’ultimo progetto che si sono concentrati ragionamenti, dubbi e domande visto che il tunnel lungo 16 chilometri, quasi tutti in galleria, chiama direttamente in causa Cernusco, Comune dove, in base al tracciato inserito nel Pctp del 2013, è prevista la realizzazione di uno dei due svincoli in superficie.
La prescrizione della Provincia
“Un elemento di disturbo” l’ha etichettato l’architetto Giacomino Amadeo, al tavolo dei relatori insieme al collega Falbo sottolineando come l’amministrazione comunale sia chiamata a inserire questo elemento prescrittivo, obtorto collo, nel documento di piano. “Voglio precisare che non dobbiamo prevedere una fascia di rispetto, bensì una salvaguardia del tracciato con larghezza compresa tra i 40 e i 180 metri”. I progettisti incaricati della stesura della variante hanno infatti tracciato sulla carta, in corrispondenza della zona, grossomodo dietro l’Esselunga, dove la galleria emergerebbe in superficie un’area che partendo da 40 metri si allarga fino a 180 metri in corrispondenza dell’uscita vera e propria del tunnel per poi tornare a essere di 40 fino a dove il tracciato del prolungamento della tangenziale Est torna a essere in galleria.
L’invito alla disobbedienza civile di Zardoni
Una prescrizione obbligatoria che ha fatto storcere il naso a più di una persona presente in sala. A prendere parola, tra queste, Giovanni Zardoni: “La questione mi preoccupa molto perché in base a studi effettuati precedentemente era emerso che la piaga di via Spluga fosse il traffico locale e non quello di attraversamento. Realizzare qui uno svincolo accentuerebbe il problema, anziché alleggerirlo, portando a Cernusco ulteriore traffico. Mi chiedo quindi se non sia il caso che l’amministrazione comunale prenda da subito una posizione più dura su questo svincolo già in sede di variante al Pgt”.
Una provocazione che l’urbanista ha restituito al mittente sottolineando come un piano di governo del territorio non possa non essere compatibile e coerente con il piano territoriale di coordinamento provinciale. “C’è una prescrizione relativa alla fascia di salvaguardia che non possiamo ignorare. Ci saranno poi tempi e modi per discutere questo progetto che a oggi non è ancora stato inserito negli obiettivi prioritari regionali”.
De Capitani: “Al momento ci sono solo linee che condizionano il nostro Pgt”
Un concetto quest’ultimo, ribadito anche dal sindaco De Capitani: “Voglio ricordare che, al momento, non c’è alcuno studio in merito, ma solo delle linee che condizionano il nostro Pgt. Comprendo quindi le preoccupazioni, visto che il nostro territorio è coinvolto da vicino, così come per il piano Marasche. E’ un periodo difficile per noi, ma siamo obbligati a rispettare queste prescrizioni. Quando siamo stati convocati in Provincia, come sindaci abbiamo dato la disponibilità a studiare la fattibilità tecnica ed economica di questo progetto, ma non è così scontato che un simile intervento possa venire alla luce, anche per questioni idrogeologiche”.
Ampliamento dell’area logistica di Esselunga
Pur vicino, il tracciato del tunnel non va però a ostacolare il progetto di ampliamento della superficie su cui insiste il supermercato Esselunga, altro tema a lungo dibattuto durante l’assemblea di ieri. “All’azienda è stato concesso il 55% del richiesto. Si parla cioè di una superficie territoriale di 7.647 metri quadri. La nota catena di supermercati ha chiesto di poter aumentare non la superficie di vendita, ma l’area destinata alla logistica, non andando così a gravare sul consumo di suolo del territorio”.
La variante al Pgt conferma inoltre l’ambito di trasformazione AT 2, localizzato al confine con Osnago, destinato esclusivamente all’ampliamento dell’attività esistente di trattamento di inerti e produzione di conglomerati, interessante una superficie territoriale di circa 32.260 mq da attuare in regime di perequazione urbanistica. Confermata, anche se ridotta nelle dimensioni di circa 5mila metri quadri, la bretellina di collegamento est – ovest tra via Cavalieri di Vittorio Veneto e via Papa Giovanni.
Il confronto con l’attuale Pgt
Rispetto all’attuale piano di governo del territorio, in vigore dal maggio 2011, la variante prevede una riduzione di edificabilità di 96 stanze e un aumento della capacità insediativa residenziale teorica di 23 stanze. Diminuisce inoltre la dotazione di aree per servizi (-25.591 mq) e le superficie per infrastrutture sovracomunali (con il ridimensionamento della variante alla Sp 54 -5.160 mq). Aumentano invece le aree riassegnate al sistema agricolo (+ 35.302 mq) e la superficie lorda di pavimento per il terziario commerciale (+ 4631 mq).
“Abbiamo ritenuto necessario intervenire con una variante anche per aggiornare il Piano alle diverse condizioni socio-economiche, alle normative nazionali e regionali in materia modificate anche con semplificazioni procedurali e infine per correggere alcuni errori materiali o rettifiche emerse. I nostri principali obiettivi sono lo sviluppo sostenibile, la riduzione consumo di suolo e la revisione degli ambiti di trasformazione. Dal 2011 ad oggi una pesante crisi del comparto edilizio ha praticamente immobilizzato il settore e gli operatori non hanno ritenuto vantaggioso cogliere le opportunità presenti nel Pgt vigente” ha sottolineato il sindaco, che sta seguendo la vicenda insieme al consigliere delegato Mario Oldani.
In Consiglio a fine novembre per l’adozione
Dopo l’assemblea di ieri la proposta verrà adottata dal Consiglio Comunale a fine novembre e da quel momento ci saranno i 60 giorni di possibile presentazione delle osservazioni da parte di tutti i cittadini interessati, siano singoli che associazioni o enti.
Solo alla scadenza di questo periodo il Consiglio Comunale dovrà dare riscontro alle osservazioni per poi procedere con l’approvazione della Variante.