LECCO – Il rapporto tra società civile e politica; l’Italia di oggi, quella di ieri e del futuro; l’importanza delle autonomie e della conseguente partecipazione; i problemi delle nuove generazioni; il governo Monti e la sua affidabilità; il ruolo delle ideologie. Queste e molte altre le tematiche affrontate nel corso dell’incontro con il noto intellettuale, scrittore e segretario nazionale dello Spi Cgil Riccardo Terzi, che nel pomeriggio di oggi ha presentato ai cittadini lecchesi il suo ultimo libro: “La pazienza e l’ironia”, pubblicato lo scorso anno.
Un percorso, in sintesi, all’interno di trent’anni di storia italiana, durante il quale l’autore, già politico e in seguito sindacalista, ha sollevato una serie di riflessioni sul nostro Paese.
Organizzato dall’associazione Appello per Lecco in collaborazione con Spi Cgil, l’incontro di oggi ha visto la presenza di numerose personalità di spicco. Accanto all’autore del volume sono, infatti, intervenuti il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, il portavoce dell’associazione organizzatrice, Corrado Valsecchi, e il designer Giulio Ceppi.
Ad aprire il pomeriggio ci ha pensato proprio Valsecchi, il quale ha espresso tutta la sua stima nei confronti di un uomo che “ha saputo ripercorrere così bene – ha commentato – la storia di un trentennio italiano, puntando l’attenzione sulle contraddizioni che nel tempo hanno caratterizzato la sinistra di questo Paese, una realtà che ha vissuto continui alti e bassi. Guardando la televisione – ha proseguito – ieri sera ho avuto modo di apprendere che buona parte degli italiani vede Mario Monti come un possibile vincitore alle eventuali elezioni. Un simile dato ci fa capire come ci sia un forte allontanamento della società civile dalla politica e in questo senso ritengo si debba riflettere sulle modalità attraverso cui la politica possa riconquistare il cuore delle persone”.
Questo uno dei numerosi spunti che i presenti al tavolo hanno a turno suggerito all’ospite d’eccezione, primo tra tutti il tema della semplificazione sollevato dal sindaco Brivio. “Si tratta – ha affermato – di uno strumento molto utile nella comunicazione perché permette di dialogare con facilità con le persone, ma non efficace se traslato ai contenuti e al ragionamento. Alla società civile servono oggi il dibattito, la riflessione, l’approfondimento e la partecipazione di un tempo”. Concetto che lo stesso Terzi ha successivamente ripreso, aggiungendo come “il bipolarismo di questo tempo sia un’eccessiva semplificazione, a mio parere – ha precisato – tipica della destra. Il titolo del mio libro – ha spiegato l’autore – racchiude due concetti per me fondamentali. Innanzitutto la pazienza che la politica deve avere nel cogliere i mutamenti in atto nella società civile, imparando a dialogare con quest’ultima. La politica non può, infatti, imporsi dall’alto. Deve invece saper non agire, ascoltare e usare la seconda parola del titolo del volume, ossia l’ironia. Si tratta di un concetto che è l’esatto opposto della retorica e della superficialità delle formule. Chi fa politica deve, quindi, sapere di avere dei limiti e di non essere onnipotente”.
Spazio, poi, a tematiche quali l’importanza o meno delle ideologie e i problemi dei giovani. “Rimango convinto – ha spiegato Terzi – che le ideologie siano state importanti in quanto occhiali che hanno permesso di vedere il mondo. Se è vero che, da un lato, possono aver deformato la visione, d’altro canto ci hanno dato la possibilità di guardarci attorno, fornendoci chiavi di lettura e di interpretazione. Anche il governo Monti – ha aggiunto – è espressione di un’ideologia, ossia di quella al momento più diffusa in Europa: un’intelligente forma di liberismo. Rimane, però, il problema delle nuove generazioni, di cui l’attuale esecutivo non credo si stia occupando quanto dice”.
In chiusura dell’incontro è intervenuto nuovamente il sindaco, il quale ha concluso affermando che “tutto è politica ma la politica non è tutto. Ogni nostra scelta quotidiana – ha spiegato – è, infatti, espressione di un pensiero politico, una risposta non egoistica a un eventuale problema. Ma la politica da sola non va lontano. Serve la partecipazione”.