La proposta in una lettera inviata all’amministrazione comunale
“Chiediamo di pensare ai nostri piccoli imprenditori, commercianti e alle famiglie in difficoltà”
BOSISIO PARINI – Posticipare le scadenze Tari e Imu e rinviare di almeno tre mesi l’esenzione dei canoni di locazione alle famiglie inquiline di alloggi comunali. E’ la proposta avanzata dal gruppo di minoranza Bosisio nel cuore all’amministrazione comunale tramite una lettera, firmata dal portavoce Paolo Gilardi e dalla referente per le attività produttive Elena Riva.
“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo si sta già trasformando anche in emergenza economica. Per alcuni imprenditori, in particolare i piccoli esercenti ed i commercianti, lo è già da qualche giorno” fanno sapere dal gruppo.
“Tanti imprenditori di Bosisio hanno dovuto chiudere il proprio negozio o la propria attività a causa del coronavirus – ha dichiarato Elena Riva – questo comporta mancati guadagni e costi fissi che comunque rimangono e pesano. Con lo spirito propositivo e di collaborazione che ci ha sempre contraddistinti siamo a chiedere all’Amministrazione Comunale di Bosisio Parini di valutare tutte le possibili azioni da mettere in campo per sostenere le attività commerciali”.
“In particolare – specificano – chiediamo la posticipazione delle scadenze TARI e IMU mediante un’apposita delibera di giunta, in attesa di provvedimenti governativi volti all’agevolazione delle finanze locali. Tamponata l’emergenza, chiediamo inoltre di valutare la possibilità economica per annullare, laddove possibile, i tributi locali (TARI e IMU) per i commercianti di Bosisio che hanno subito gravi danni economici a causa del Covid 19”.
“Vogliamo pensare anche alle famiglie in difficoltà, specie quelle che devono i soldi dell’affitto dell’abitazione principale proprio al Comune – ha aggiunto Paolo Gilardi – pertanto, chiediamo il rinvio di almeno tre mesi dell’esazione dei canoni di locazione alle famiglie inquiline di alloggi del Municipio ed una mappatura di eventuali situazioni di disagio in esse sopravvenute a causa del coronavirus, come la cassa integrazione, al fine di valutare una riduzione significativa del canone stesso. Tutto ciò ovviamente senza intaccare l’erogazione dei servizi indifferibili ed essenziali, quali sociali e assistenziali”.
“Speriamo – hanno concluso da Bosisio nel Cuore – che l’amministrazione valuti attentamente le nostre proposte, assolutamente sensate. In diversi comuni più grandi si stanno muovendo in questa direzione, pensiamo pertanto che anche in un comune più piccolo quale quello di Bosisio sia possibile andare incontro ai cittadini e soprattutto a chi è più in difficoltà”.