Sempre più accesa la vicenda che interessa la costruzione a lago in via Lungo Lario
Per Fasoli, le azioni di Casa Comune, una battaglia denigratoria nei suoi confronti. II gruppo di minoranza pronto a inviare nuove osservazioni
MANDELLO – “L’unico obiettivo ormai è una battaglia denigratoria personale nei miei confronti”. Si è lasciato andare a dichiarazioni forti e precise Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello. Lo ha fatto dopo i nuovi sviluppi che stanno riguardando l’area ex campeggio in via Lungo Lario, in particolare la costruzione a lago, vicenda che da mesi sta tenendo alta l’attenzione di numerosi enti e, soprattutto, di Casa Comune per Mandello, gruppo politico e consiliare di minoranza che ha suscitato la reazione di Fasoli.
Per comprendere gli ultimi sviluppi sulla questione e capire come si è arrivati a questa ferma affermazione bisogna però fare un passo indietro a qualche settimana fa, quando l’agenzia del demanio aveva bocciato, come reso noto da Casa Comune, la procedura di delimitazione del limite demaniale avviata di recente dall’Autorità di Bacino (qui la lettera). “Una pesantissima presa di posizione” per il gruppo di minoranza, con queste motivazioni riportate:
- non si è formato nessun silenzio-assenso dell’Agenzia del demanio in merito alla procedura avviata dall’Autorità di bacino (che lo dava invece erroneamente per acquisito);
- il limite demaniale sarebbe già stato individuato dall’Autorità di bacino altrimenti non si capirebbe come avrebbe fatto a rilevare già ben due invasioni del demanio ad opera della costruzione (aprile e agosto 2023);
- pertanto l’Agenzia del demanio non capisce perché dovrebbe avviarsi una nuova delimitazione, non rispondente all’interesse pubblico anche per i costi economici;
- inoltre si tratterebbe di una nuova delimitazione dovuta dalla presenza della costruzione a lago (“modifiche antropiche”) e non da variazioni idrografiche della sponda del lago. Quindi mancherebbe la motivazione valida per legge per fare una nuova delimitazione, che non può essere giustificata da un intervento edilizio;
- a riprova di quanto sopra ’autorità di bacino nella relazione tecnica del 10 ottobre 2023 afferma senza dubbio alcuno l’occupazione di una parte del demanio ad opera della costruzione a lago.
- da ultimo, l’Agenzia del demanio chiede anche all’Autorità di bacino di verificare lo sconfinamento sul demanio delle fondamenta della costruzione. Cosa che l’Autorità di bacino si era ripromessa di fare già dal sopralluogo dell’aprile 2023 (come risulta dal verbale redatto) ma che non ha poi eseguito.
“Una lettera durissima quindi, che fa finalmente chiarezza e che comporterà serie conseguenze“, aveva riferito Casa Comune, dettasi pronta ad assumere altre iniziative pubbliche sulla vicenda, ritenuta “sempre più grave”.
Nel documento inviato l’Agenzia del demanio ha peraltro dichiarato che esiste già una delimitazione del demanio di cui al decreto del 1959, “ma l’Agenzia non ce l’ha – aveva spiegato la minoranza – ma da quel che si legge dovrebbe avere l’Autorità di bacino…Questa linea già individuata dovrebbe fare chiarezza a tutti gli effetti e a nostro avviso essere molto vicina a quello che noi abbiamo da tempo dichiarato in merito alla pesante occupazione di demanio… adesso andremo a cercarla a nostra volta”.
Poi, martedì 28 novembre il Comune, sempre riprendendo quanto dichiarato dal gruppo di minoranza, ha inviato una lettera ad Autorità di bacino, Agenzia del Demanio, Regione, Provincia, ecc..e anche a Casa Comune stessa. “In questa lettera ricostruisce la linea del demanio facendo letteralmente scomparire l’invasione parziale dello stesso, a opera della costruzione a lago, invece accertata dall’Autorità di bacino nella relazione di ottobre. Così, ‘magicamente’, le cose tornano a posto per tutto e per tutti…“. Il giorno precedente Fasoli aveva dichiarato pubblicamente “vedrete sarà tutto regolare”.
Non per Casa Comune, che sottolinea come quest’azione avvenga dopo mesi in cui si sono susseguiti diversi fatti rispetto alla vicenda ex campeggio:
– la Provincia prima rivendica la propria competenza esclusiva in materia di autorizzazione paesaggistica e poi sospende i lavori;
– l’Autorità di bacino scopre una prima invasione di demanio (aprile 2023) e a fronte di una lunga particolareggiata relazione afferma che la costruzione a lago sconfina una seconda volta in parte su demanio (ottobre 2023);
– da ultimo l’Agenzia regionale del Demanio nega la procedura di nuova delimitazione del limite demaniale in forza anche della già accertata occupazione parziale del demanio stesso da parte dell’Autorità di Bacino.
Tirando le somme, Casa Comune così si esprime: “Insomma, la morale è che Fasoli risolverebbe tutto quello che gli altri non sarebbero stati in grado di risolvere pur essendo i veri enti competenti a farlo. Incredibile. Ci chiediamo, anche, dove sia stato il Comune in tutto questo tempo della discussione tra enti sul tema demaniale. Come mai si esprime in questo modo e solo ora? Che strano, proprio quando tutto sembra volgere al peggio per Fasoli”.
Conclude il gruppo: “Ci opporremo formalmente a questa sconcertante, tardiva presa di posizione inviando a brevissimo le nostre osservazioni a tutti gli enti coinvolti. Lo dobbiamo, innanzitutto, ai tantissimi cittadini di Mandello che credono in noi e che stanno seguendo la vicenda”.
Fasoli, di fronte ai dichiarati di Casa Comune, si definisce “basito”: “Nelle riunioni pubbliche dicono una cosa, poi ne sostengono un’altra. Una sera intera a raccontare che il catasto non è probante dopo aver inviato loro la segnalazione ad autorità di bacino su base catastale. Autorizzano una pratica nel 2006 con i medesimi confini e poi ora porteranno documenti per confutare questa tesi”.
“Ormai – prosegue il sindaco di Mandello – anche i documenti fatti da tecnici comunali sono tutti opere mie. Non so come esercitasse la carica di primo cittadino Mariani (attuale coordinatore di Casa Comune ed ex sindaco di Mandello dal 2005 al 2015, ndr), io non ho questi poteri”.
E poi la frase: “Pare ormai chiaro l’unico obiettivo: una battaglia denigratoria personale nei miei confronti. Questa cosa è evidente a Mandellesi e non. Così come è evidente che l’arrivo di Mariani abbia cambiato Casa Comune. Inutile professarsi amici in consiglio comunale se poi si segue questo modo di fare. I modi sono importanti e credevo lo fossero per (quasi) tutti”.
“E’ poi svilente dell’attività politica e amministrativa usare i media al posto dei luoghi preposti per influenzare politici e tecnici – aggiunge il primo cittadino -. Una vergogna. Un plauso invece a chi, in Casa Comune, mantiene la sua onestà intellettuale. Difficile che verrà ascoltato, perché tutto deve andare contro Fasoli, a costo di mentire”.