L’iter era cominciato nel 2021
Le sepolture tradizionali sono sempre meno richieste: “Possibilità di riconvertire i loculi in ossari cinerari”
LECCO – E’ stato approvato il Piano Regolatore Cimiteriale Comunale dopo un iter avviato nel 2021 ed entrato nel vivo nell’ultimo anno con la convocazione di ben otto commissioni consiliari sul tema. Ieri sera, lunedì, la delibera è stata discussa nel corso del Consiglio Comunale che alla fine ha votato all’unanimità per l’approvazione del piano.
“Uno strumento importante, sia in termini di conoscenza delle proprie realtà e del proprio territorio che, soprattutto, per programmare gli interventi da qui ai prossimi 10 anni” ha spiegato l’architetto Marco Turati che ha affiancato l’amministrazione nella redazione del Piano Regolatore Cimiteriale.
“E’ stato svolto un percorso lungo ma per me molto interessante ed appassionante e voglio innanzitutto ringraziare l’assessore Pietrobelli, gli uffici comunali e tutti i componenti della commissione II per la preziosa collaborazione – ha detto Turati – la stesura del Piano Regolatore Cimiteriali ha messo in evidenza un dato che definirei sociale: le sepolture tradizionali sono sempre meno richieste, sia per motivi affettivi che economici. Anche a Lecco i cittadini scelgono opzioni di sepoltura meno costose, è il caso della cremazione, modalità scelta da oltre il 60% della popolazione lecchese lo scorso anno. Ciò comporta di riflesso un progressivo calo delle entrate delle commissioni cimiteriali che non sono più sufficienti a garantire nuovi ampliamenti ma, in prospettiva, nemmeno i servizi basilari, dunque per sostenere le spese dei servizi cimiteriali bisognerà pensare ad altre soluzioni. Ad esempio, è oggettivo che la grande emergenza per i loculi che c’è stata fino a 15 anni fa oggi è superata – ha continuato il tecnico – la proiezione sui prossimi 10 anni ci dice che a Lecco non ci saranno problemi a garantire, nei sette cimiteri cittadini, il fabbisogno di loculi stimato ed anzi ci sarà una sovrabbonanza di tumuli ipogei. Una soluzione sarà quella di riconvertirli in ossari-cinerari, questa sarà la vera esigenza, anche per raccogliere i resti che arriveranno dalle estumulazioni ed esumazioni che il Comune, tramite il Piano Regolatore Cimiteriale, si impegnerà a programmare annualmente o al massimo biennalmente per consentire la rotazione dei posti”. Come spiegato, da ogni loculo sarà possibile ricavare 4 ossari-cinerari.
Nel Piano Regolatore è prevista anche la realizzazione di un giardino delle rimembranze (per la dispersione delle ceneri dei propri congiunti), l’abbattimento delle barriere architettoniche e, nel cimitero di Castello, la messa a disposizione di un’area riservata alla sepoltura di persone professanti religioni non cattoliche.
Stralciato dal documento, invece, il progetto del Tempio Crematorio previsto sempre nel cimitero di Castello: “Per motivi di vicinanza al centro abitato Ats ha negato l’autorizzazione – ha fatto sapere l’assessore Roberto Pietrobelli – spiace perché, anche a fronte di un sensibile aumento delle richieste di cremazione, la città resterà senza un servizio che ritenevamo importante. L’alternativa che ci resta è sondare con comuni limitrofi la possibilità di realizzare l’impianto in un’area adeguata e fruibile dai cittadini lecchesi”.