La cifra stanziata per un intervento sull’impianto di filtraggio, oramai vecchio
Fanno discutere anche le “spese di comunicazione”
LECCO – Non senza polemiche, il consiglio comunale ha approvato (contraria la minoranza) la variazione di bilancio triennale di previsione, l’ultima del 2024. Una variazione corposa, di circa 4 milioni di euro, come sintetizzato dall’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, e che in conto capitale vede, tra le voci più consistenti, lo spostamento del bando Oasi del Bione al 2025 (circa 1,5 milioni di euro) e 230 mila euro per la manutenzione straordinaria della piscina del centro sportivo Al Bione.
Un tema, quello del Bione, che non ha mancato di fare discutere: “E’ grave parlare oggi, dopo che ho più volte segnalato le problematiche, di questa cifra per la sostituzione di filtri che evidentemente non sono toccati da anni” aveva già detto durante le domande di attualità la consigliera Lorella Cesana (Lecco Ideale). L’intervento, come sintetizzato dall’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi, riguarderà il sistema di filtraggio che sarà sostituito e adeguato ed è probabile che l’impianto dovrà chiudere per qualche giorno. “Mi permetto di dire – ha aggiunto l’assessore – che da che ricopro questa carica, 4 anni, abbiamo ricevuto da parte del gestore numerose lettere di richiesta di interventi straordinari: tutti interventi che, se fatti a tempo debito, sarebbero rientrati nell’ordinario che è a carico del gestore. L’ordinario che si accumula diventa straordinario ed è poi il comune a doverci mettere una pezza. Chiariremo, ancora, anche questo aspetto con il gestore”.
Nella variazione di bilancio rientrano poi 30 mila euro di contributi del Comune alle spese di gestione del centro sportivo. Come spiegato da Pietrobelli, la cifra rientra nell’accordo con il gestore scaduto lo scorso 31 agosto: “Nel nuovo contratto non è più previsto che il comune partecipi a queste spese” ha sottolineato.
L’altra cifra che ha creato dibattito è quella relativa ai 40 mila euro per ‘spese di comunicazione’. A volerci vedere chiaro l’opposizione, non soddisfatta dalla sintetica risposta del sindaco Mauro Gattinoni che ha “bollato” la spesa come ‘comunicazione istituzionale’.
“Mi sembra di capire che il sindaco faccia campagna elettorale con i soldi dei contribuenti – ha detto il consigliere Simone Brigatti (Lecco Merita di +/Lecco Ideale) – questo è molto grave”. Annunciando il voto contrario del gruppo, il collega Emilio Minuzzo ha detto che saranno richiesti ulteriori approfondimenti.
“40 mila euro sono tanti soldi – ha detto Giovanni Tagliaferri (Gruppo Misto) in dichiarazione di voto (contrario) – ho fatto un breve calcolo, sarebbero venuti fuori oltre 7.700 buoni pasto. Lo dico perché alla nostra richiesta di abbassare i costi dei buoni era stato risposto che non era possibile”.