Mandello. Conato, Comini e Moioli saranno i primi benemeriti

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Luigi Conato, Gianni Comini e Giuseppe Moioli

 

MANDELLO – Mandello del Lario ha i suoi primi cittadini benemeriti: si tratta di Luigi Conato, Gianni Comini e Giuseppe Moioli.

Questo il verdetto dell’apposito consiglio ‘segreto’ che si è riunito ieri, sabato, e ha selezionato le tre candidature tra le dieci totali pervenute al Comune.

La decisione di consegnare il premio Grigna d’Oro (questo il nome scelto) ai cittadini mandellesi che si sono distinti durante l’anno è stata così motivata dal sindaco Riccardo Fasoli: “Volevamo tributare coloro che in qualsiasi modo abbiano dato lustro alla città, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni con opere concrete in diversi campi”.

Due premi andranno alla memoria di Luigi Conato e Gianni Comini. Conato, scomparso il 17 novembre 2015 all’età di 84 anni,  fu fondatore, nel 1979, del Soccorso degli Alpini di Mandello, di cui fu anima e colonna portante. Il dottor Comini invece, scomparso l’8 luglio 2015, fu promotore della nascita della sottosezione mandellese dell’Avis, realtà che presiedette per diversi anni.

L’ultima benemerenza andrà invece a Giuseppe Moioli, 91 anni, ex canottiere medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1948 (quattro senza) anima e instancabile allenatore della Canottieri Moto Guzzi.

Ancora da stabilire la data della cerimonia: inizialmente prevista nel mese di dicembre, con ogni probabilità si terrà a gennaio nel Teatro De André. 

“Sono personalmente felice per diversi aspetti. I lavori della commissione e del consiglio si sono svolti in un clima sereno e costruttivo, come il tema giustamente, meritava – spiega il sindaco Riccardo Fasoli – I Benemeriti sono davvero pilatri portanti della nostra comunità. Con caratteri diversi, obiettivi diversi, hanno dato tanto alla comunità. Come detto dal consigliere Scurria durante il consiglio, essi sono accumunati proprio dalla forte propensione al donare tempo e risorse agli altri, alla nostra comunità La consegna delle civiche benemerenze avverrà in apposito consiglio comunale che si tramuterà in serata commemorativa. Nei prossimi giorni definiremo la data, prevista comunque durante il mese di gennaio”.

Le motivazioni del premio:

Dott. Giovanni Romano Comini

“Medico condotto di notevole valore, dotato di profonda umanità ed empatia, uomo di cultura e appassionato di montagna. Ha impiegato generosamente le sue qualità anche nel campo associativo mandellese, fondando la locale sezione Avis, promuovendo quella dell’Aido e sostenendo la creazione del Soccorso degli Alpini. Prestò attività di volontariato anche professionale presso la Cooperativa Incontro e il Gruppo Amici degli Handicappati. La sua generosità d’animo, la sua profonda conoscenza della scienza medica e della natura umana, poste a servizio della collettività, lo hanno reso uno dei pilastri portanti della comunità mandellese.

Cav. Luigi Giuseppe Conato

“ Uomo instancabile e tenace, fu promotore, senza mai arrendersi, della nascita del Soccorso degli Alpini. Si dedicò anche alla ricerca storica e culturale del territorio, diede impulso alla riscoperta delle radici della nostra comunità e fu socio fondatore dell’Archivio Comunale della Memoria Locale. Esempio di dedizione e perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi a favore della collettività, si è prodigato per lo sviluppo culturale e sociale della comunità mandellese che non smetterà mai di ricordarlo con profonda stima e riconoscenza.

Giuseppe Moioli

“ Sportivo dalla carriera ineguagliabile, uomo mite, laborioso ed instancabile. Dipendente e atleta della Moto Guzzi, vincitore di numerosi titoli internazionali, capovoga del quattro senza mandellese oro olimpico di Londra 1948. Terminata la carriera agonistica, si è dedicato generosamente, con lo stesso amore per il canottaggio, allo sviluppo fisico, psicologico e sportivo di tantissimi ragazzi. Intere generazioni di atleti mandellesi hanno imparato il gesto della voga sotto la sua guida. Esempio non solo di sport ma di vita è da sempre pilastro portante della comunità mandellese.”